È quella tirrenica, con 11502 ritrovamenti a fronte dei 5882 della jonica, la costa di mare calabrese più soggetta alla presenza di rifiuti spiaggiati. La maggior parte di questi rifiuti, rispettivamente il 90% sul Tirreno ed il 76% sullo Jonio, sono di materiale plastico e, in particolar modo, buste per la spesa, buste per l'immondizia, ma anche cannucce, posate e piatti di plastica, anelli di plastica di tappi di bottiglia e lattine, e diversi tipi di contenitori per alimenti.

 

È questo il risultato del monitoraggio, realizzato nel corso di un intero biennio dall’Arpacal. L' obiettivo finale è di minimizzare la quantità di rifiuti spiaggiati al fine di ridurre gli effetti negativi sull'ambiente e le ricadute sul piano economico e sociale. Le attività prevedono una raccolta dati dei rifiuti marini presenti sulle spiagge calabresi, relativamente a quantità, trend e possibili fonti.


Le spiagge monitorate. Dal 2015 al 2017, quindi, sono state monitorate le seguenti sei spiagge, di cui tre sul versante Ionico e tre sul Tirreno: Cassano allo Ionio (foce fiume Crati, CS), Crotone (foce fiume Neto, KR), Roccelletta di Borgia (foce fiume Corace, CZ), Gioia Tauro (foce fiume Petrace, RC), Vibo Marina (VV, zona porto) e Cetraro (CS, zona sotto Castello). Le spiagge di riferimento sono monitorate 2 volte l'anno (primavera e autunno), mantenendo uno stacco temporale di circa 6 mesi tra un campionamento e l'altro; ogni spiaggia è suddivisa in tre unità di campionamento da 33 metri di lunghezza ciascuna. Vengono quindi censiti e conteggiati tutti gli elementi visibili sull'arenile di dimensioni superiori a 2,5 cm.

 

I rifiuti spiaggiati. La quantità di rifiuti spiaggiati (n° rifiuti/100m), per quanto riguarda il versante ionico, e' risultata compresa tra un minimo di 135 (Crotone, autunno 2016) e un massimo di 1873 (Roccelletta di Borgia, primavera 2016); mentre sul versante tirrenico e' risultata compresa tra un minimo di 261 (Cetraro, 2017) e un massimo di 4150 (Vibo Marina, primavera 2016). Categorie simili di rifiuto sono state accorpate all'interno delle seguenti macro-categorie: plastica e polistirene, gomma, tessuti, carta/cartone, legno, metallo, vetro/ceramica, rifiuti sanitari/medici. La parte più consistente di rifiuti è sempre costituita da oggetti in plastica; a seguire, ma con ordini di grandezza notevolmente inferiori, si alternano oggetti in vetro/ceramica, carta/cartone, metallo e gomma.