Nasce a Villapiana un comitato contro l’impianto di compostaggio previsto nella programmazione pianificata dall’Ato di Cosenza nell’ambito dell’emergenza “rifiuti”. Scampato il pericolo dell’Eco-Distretto provinciale (individuato a Mendicino), la nuova aggregazione civica si dice contraria alla realizzazione della struttura che si realizzerà con il fondo regionale del Por-Calabria  in una zona decentrata del territorio comunale. E tutto questo su proposta dell’attuale amministrazione comunale in carica. Il movimento si oppone all’idea di “Villapiana-industria-del-rifiuto”.

«Siamo obbligati ancora una volta a scendere in campo per riaffermare, come l’anno scorso (ndc sull’ipotesi dell’Eco-Distretto), la volontà espressa con la raccolta delle firme della popolazione di Villapiana, la quale ha chiaramente detto "No" a questa tipologia di impianti installati in aree densamente popolate e siamo anche questa volta decisi a far valere i diritti nostri e quelli delle prossime generazioni. Gli amministratori in carica, continua la nota, non possono non tenere conto della netta contrarietà della popolazione villapianese per opere così impattanti su un territorio che, sin dai tempi della Magna Grecia e passando per la storia dell’antica Casalnuovo, ha avuto ed ha ancora oggi altre tipologie di vocazioni». In cantiere prossime iniziative di protesta. Tra i referenti Michele Grande del gruppo di Minoranza “SiAmo Villapiana” che ha chiesto formalmente la convocazione dei capigruppo consiliari, per portare la vicenda in Consiglio comunale.