A lanciare l’allarme l’associazione Quartiere Capizzaglie che chiede che Comune, Regione e Asl intervengano su una situazione arrivata al limite: «La spazzatura rimane per giorni sotto il sole, c'è un possibile pericolo epidemia»
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«Un potenziale rischio per la salute di migliaia e migliaia di cittadini che vivono in prossimità dei cassonetti». L’Associazione Quartiere Capizzaglie interviene a gamba tesa nella vicenda della mancata rifiuti a Lamezia Terme invitando il Comune Lamezia Terme e la Regione Calabria a prendere atto dell’emergenza.
«Da Capizzaglie a Scinà, passando per zone periferiche e collinari, le strade della città sono invase di spazzatura che rimane giorni e giorni sotto al sole cocente senza essere rimossa – spiegano in una nota – la presenza di rifiuti organici, unitamente alle temperature elevate registrate negli ultimi giorni a Lamezia Terme, rappresentano un mix pericolosissimo, perché il caldo accelera i processi di putrefazione attirando insetti, ratti, gabbiani e altri volatili, con conseguenti rischi igienico-sanitari per la popolazione». «Il pericolo di diffusione di batteri è molto elevato e riguarda in particolar modo bambini, anziani e chi abita a ridosso dei cassonetti dell’immondizia ed è costretto a respirare miasmi nauseabondi – avverte l’associazione - Se la spazzatura continuerà a invadere le vie cittadine anche nei prossimi giorni ci vedremo costretti a presentare un esposto alla Procura affinché indaghi sulle responsabilità di tale emergenza alla luce del possibile pericolo di epidemia, e chiediamo alle Asl di realizzare una mappatura delle strade più a rischio adottando misure a tutela dei lametini». «Intanto – chiude la nota - tutti i cittadini residenti in zone dove la raccolta rifiuti avviene in modo discontinuo possono chiedere la riduzione della Tari così come prevede la legge».
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