Franco Sileno, da enfant terrible a responsabile tecnico di LaC Tv

VIDEO | Da consulente esterno a parte della grande squadra della tv: «Mi sono sempre occupato di comunicazioni: ed oggi, eccomi arruolato nel network LaC!»

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di M LT
10 novembre 2019
12:01

Franco Sileno, responsabile tecnico di LaC, ha una storia bella, ed una passione che lo anima sin dalla primissima infanzia. Smontare elettrodomestici, radio, televisioni. E capire cosa c’è dentro. Una passione sulla cui spinta è arrivato, dopo anni di collaborazione esterna, al reparto emissione di LaC Tv. «Mio padre è stato imbarcato per anni, per una vita. Ecco perché sono nato a Genova. Stavamo al Lagaccio, il quartiere dove finiscono tutte le famiglie dei marinai di Pizzo. Era nostromo, e nella vita aveva navigato tutti i mari, ma anche avuto momenti terribili. Io avevo voluto fare le industriali, ma a 18 anni avevo comunque preso il patentino per imbarcarmi. Fu lui che mi disse di non andare per mare, perché avevo un mestiere tra le mani, la possibilità di un futuro diverso, e potevo anche fare altro nella vita – e così è stato».

 


L'enfant terrible

«Da bambino smontavo con un cacciavite tutto quello che mi capitava sotto le mani. Tanto che a due anni e mezzo mia madre mi trovò svenuto a terra: nel tentativo di capire cosa c’era dentro il forno, avevo preso un cacciavite ed avevo armeggiato finché non avevo preso la scossa…stavo per rimanerci secco! Insomma, con questa mania irrefrenabile di smontare tutto, l’istituto Industriale era stato per me la naturale prosecuzione degli studi. Dopo la scuola, e il divieto di mio padre a seguire le sue orme, abbandonata l’idea di imbarcarmi, ho iniziato a 20 anni a lavorare come tecnico. Mi sono sempre occupato di comunicazioni, di installazione, di programmazione di centrali telefoniche».

 

Da consulente esterno....

«Ho lavorato per circa 25 anni con un marchio importante, e gestivo due regioni d'Italia Calabria e Sicilia. Poi, ho deciso di mettermi in proprio, il mio editore, Domenico Maduli si è rivolto a me per la realizzazione degli impianti del Network LaC. Da lì, non ci siamo più lasciati. Abbiamo sempre collaborato: io sono il consulente esterno che ha realizzato rete lan, impianti telefonici, impianto di videosorveglianza, firewall, hardware: insomma tutto quello che serve per mandare avanti la tv, le infrastrutture tecnologiche che ne permettono le trasmissioni. Poi, avevo cambiato settore, lavoravo per un’azienda alimentare: per due anni mi sono trasferito a Frosinone»

 

...alla famiglia LaC

«In quei mesi, è stata dura. Mi mancava tanto la famiglia, la mia terra. Perciò, ad un certo punto, ho deciso di tornare a casa, di rientrare in Calabria e sono andata a parlare proprio con Domenico, chiedendogli se ci fosse la possibilità di entrare in azienda. Era giugno, e lui mi disse subito di sì, che mi voleva in squadra, e che mi avrebbe dato un lavoro adatto alla mia professionalità. Per me, è stato un sogno che si realizzava, il mio settore, la mia terra, la possibilità di vivere con la famiglia, il fascino della Tv, di un network così avanzato tecnologicamente».

 

Il sogno chre si realizza

«Qui mi sono ambientato perfettamente. L’ambiente di lavoro è splendido, siamo una famiglia, ho trovato supporto, competenza, serenità. E di questo, devo ringraziare sia l’editore Maduli che il direttore editoriale Maria Grazia Falduto. Per me, il reparto emissione, dove sono ora, era un mondo tutto da scoprire: ma di grande interesse. Mi piace, mi incuriosisce, e mi rendo conto di crescere giorno dopo giorno. Spero davvero di poter andare avanti il più a lungo possibile. Ancora ho tanto da imparare, ma ce la sto mettendo tutta. E la mia disponibilità sarà al massimo».

Giornalista
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