VIDEO | Da Sanremo a LaC Tv, passando per il jazz, il giornalismo, la radio, lo spettacolo e le produzioni in tutta Italia. La nuova conduttrice, racconta il suo amore per lo spettacolo, la vocazione sin da bambina e l'arrivo nel nostro network
Tutti gli articoli di Volti voci vite
PHOTO
Francesca Lagoteta ha scalato una montagna, ma non lo sa. E soprattutto, anche se qualora se ne rendesse conto, la cosa la lascerebbe sovranamente indifferente. Lei, nuova anchor woman di LaC Tv, è riuscita in un attimo a conquistare platee di telespettatori. Lo ha fatto con la sua dote più importante, con l’eleganza innata, con la classe naturale che le è propria, e che ha convinto nel giro di pochissimi minuti tutti, ma proprio tutti, gli osservatori che la aspettavano al varco: giornalisti, critici, proprietà, colleghi, concorrenti. Bella, brava, di rara disinvoltura, e ancor più raro distacco dalle sue qualità, umane e professionali, la Lagoteta, acquisto “pesantissimo” in casa LaC, da qualche settimana presta la sua voce ed il suo volto al notiziario dell’emittente di punta del network LaC.
Un talento multiforme
Presentatrice e raffinatissima cantante jazz, esperta di dizione e conduttrice, bella penna e presenza ancor più importante, La Lagoteta è una di quelle donne che con Madre Natura ha un debito a svariati zeri. Ma guai a dirglielo, che è bella e brava: si schernisce, si tira indietro, ti azzittisce in due parole e con un paio di frasi brusche ti fa capire che vuole essere giudicata per quello che fa e come lo fa. Non certo per come appare. Quindi, lasciamo a lei il privilegio di raccontare una vita vissuta da protagonista, sin da bambina».
Mamma e donna di tv
«Sono Francesca Lagoteta. Ho 36 anni, sono moglie e mamma, conduttrice doppiatrice, autrice televisiva e volto di LaC tv. Ho iniziato ad amare questo lavoro dall’infanzia. Già a sei anni trascorrevo le ore davanti allo specchio, con il "Tv sorrisi e canzoni" in mano, giocando ad annunciare le posizioni della classifica dei dischi. Sono cresciuta immersa nella musica. In casa padroneggiava un grande pianoforte a coda, c'erano strumenti musicali e microfoni ovunque... Ben presto il mio posto preferito nel mondo divenne il teatro, il palcoscenico, la radio. A 14 anni avevo già un'agenda fitta di impegni lavorativi, ma fu difficilissimo…».
«La famiglia sognava un avvocato»
«In famiglia nessuno era felice di questa mia "vocazione", e finivamo sempre per litigare. Sono cresciuta con una nonna che mi mostrava la sua laurea in Lettere Classiche almeno una volta al giorno... mi ripeteva continuamente di quanto fosse importante il celeberrimo “ pezzo di carta”. Se non avessi studiato il "De Rerum Natura" di Lucrezio, "L'Eneide" di Virgilio, o non avessi conosciuto tutti e cento i canti della Divina Commedia, la mia vita sarebbe stata un grande fallimento (era simpatica la mia nonna, una forza della natura!). Per non parlare di mio padre: già dalle elementari iniziò a dirmi che avrei dovuto fare l'avvocato come d'abitudine familiare».
Nessuno sceglie per me!
«Insomma tutti volevano scegliere per me, ma io avevo già scelto, ed ero irremovibile. Ho frequentato il liceo classico ed ho proseguito con gli studi universitari alla facoltà di Scienze Politiche e Sociali. Nel frattempo, ho iniziato ad intraprendere gli studi che maggiormente rispettavano la mia passione. Ho studiato comunicazione e linguaggio radiofonico e televisivo, doppiaggio, canto, dizione ed espressività della voce (successivamente ho iniziato l'insegnamento di queste discipline nelle accademie di spettacolo e scuole di formazione professionale). Durante l'ultimo anno di università, ero prossima alla laurea, mi resi conto che mi mancava qualcosa, i grandi voti non mi davano soddisfazione... Realizzai che, da lì a poco, avrei iniziato a lavorare in un mondo che non era il mio e scappai. Mi sentivo come quelle spose che si vedono nei film: realizzano il "legame eterno" davanti l'altare e scappano via sopraffatte dal panico. Decisi di fare un casting: una sindacation nazionale ricercava un corrispondente per il festival di Sanremo. Venni presa al primo incontro, e dopo una settimana ero già nella città dei fiori!».
In giro per l'Italia
«Da allora non mi sono più fermata. Ho iniziato a lavorare in giro per l'Italia… avevo sempre la valigia pronta, il microfono in tasca e tanti sogni nel cassetto (li ho realizzati tutti, mi reputo molto fortunata). Sono arrivata a LaC sotto "insistenza" del direttore di rete Francesco Occhiuzzi. Era luglio, ero finalmente in ferie e non avevo nessuna intenzione di riprendere a lavorare. Fu molto bravo a convincermi… ma oggi gliene sono grata».
La proprietà, il Gruppo, il network
«Ho scoperto, nel network LaC come nel Gruppo Pubbliemme, na professionalità ed una competenza che avevo sperimentato finora soltanto a livelli nazionali. La proprietà Il nostro editore Domenico Maduli è un portento, un numero 10, un attaccante. Esprime la totalità, il compimento, la realizzazione finale. La nostra Direttrice Editoriale, Maria Grazia Falduto, è una manager ineccepibile, una donna forte, che tiene in mano le redini di tutto... ma sempre pronta all'ascolto e alle esigenze degli altri. Le riconosco davvero una grande umiltà. ...Detto ciò, è chiaro che io abbia accettato immediatamente questa nuova avventura perché a certe persone, a certe realtà, non si può dire di no. Sarebbe quasi sacrilego».
Radio vs Televisione
«Non sono in molti a sapere che, in realtà, io amo molto poco le telecamere. Per questo negli ultimi anni ho fatto prevalentemente radio. Odio la superficialità in generale, sono una che va a fondo. Sempre. In Radio tutto quello che dici ha un significato importante, perché chi ti ascolta dispone soltanto della tua voce e non viene distratto dalle immagini. La televisione è esplicita, è più superficiale, mentre la radio trovo che stimoli maggiormente la mente.
La passione per la medicina
«Chi mi conosce, mi definisce un medico mancato...studio medicina da sempre. Mi affascina tutto ciò che riguarda il campo medico, trascorro ore ed ore a leggere interi trattati di medicina generale. Ho sempre una diagnosi ed una cura per tutti. Se non avessi fatto questo lavoro, avrei sicuramente fatto il medico. Negli ultimi 2 anni ho scritto quasi 1000 articoli. Sono stata responsabile di redazione e web curator per una testata on line. Trascorrevo giornate intere a scrivere, a ricercare le notizie, ad approfondirle, a verificarne le fonti. All'interno del nostro network attualmente mi occupo della conduzione del Tg. Presto la mia voce ed il mio volto, ai più importanti fatti che riguardano la nostra regione».