A vent’anni da quel tragico 21 luglio 2004, quando sicari della mafia entrarono in azione uccidendo per errore l’incolpevole operaio idraulico forestale Tonino Maiorano, marito e padre di famiglia, freddato perché scambiato per un boss della mala paolana, la comunità arroccata alle pendici del Santuario del Patrono di Calabria si è ritrovata sul luogo del delitto per una cerimonia di commemorazione cui ha preso parte anche il fondatore di Libera, Don Luigi Ciotti.