Via libera fino al 30 aprile 2025. Il senatore commenta: «Si garantisce al contempo occupazione e il rispetto delle norme»
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La pesca sperimentale della sardella, simbolo della cultura e dell'economia calabrese, proseguirà fino al 30 aprile 2025 grazie all’autorizzazione rilasciata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Una decisione che non solo tutela una tradizione secolare, ma offre anche una spinta concreta all’occupazione e alla stabilità economica delle marinerie locali.
A dare notizia è stato il senatore Ernesto Rapani, che ha lavorato per mediare tra istituzioni e pescatori. Rapani ha sostenuto l’importanza della pesca della sardella per l’identità culturale e l’economia della fascia jonica. «Questo provvedimento – ha affermato – rappresenta una risposta concreta per un settore spesso trascurato, garantendo al contempo occupazione e il rispetto delle norme».
Un futuro sostenibile per le marinerie calabresi
La misura si inserisce in un contesto di riforme iniziato nel 2024, con l’introduzione del fermo pesca flessibile. Tale disposizione ha già portato benefici alle comunità costiere, permettendo una gestione più efficiente delle attività e una riduzione dell’impatto economico negativo. La sardella non è solo una prelibatezza culinaria, ma un pilastro per l’occupazione in Calabria. L’autorizzazione alla pesca sperimentale rappresenta un’occasione per preservare le tradizioni locali e garantire un futuro prospero per i pescatori. Se i dati della fase sperimentale saranno positivi, il 2025 potrebbe segnare la regolamentazione definitiva di questa pratica, consolidando l’equilibrio tra sviluppo economico e tutela dell’ambiente.