Il 21 novembre è il giorno in cui l’Arma dei carabinieri celebra la sua protettrice, la Virgo Fidelis, con questo titolo infatti la Vergine Maria fu proclamata patrona dei carabinieri da Papa Pio XII nel novembre del 1949. Oggi a Vibo Valentia una cerimonia molto partecipata alla presenza delle massime autorità del territorio ha voluto unire i militari dell’Arma in un momento molto sentito.

«Per l'Arma è un momento fondamentale, è un momento di grande spiritualità – ha spiegato ai nostri microfoni Luca Toti, comandante provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia -. Oggi i carabinieri si uniscono intorno alla Beata Vergine, lo facciamo insieme alle nostre famiglie, lo facciamo insieme ai carabinieri non più in servizio, ai carabinieri in congedo, cui ci lega ovviamente un filo sottile ma estremamente forte». 

Una ricorrenza che assume un significato ulteriore e speciale in quanto coincide con la Battaglia di Culqualber, episodio eroico della Seconda Guerra Mondiale che valse alla Bandiera dell’Arma la Medaglia d’Oro al Valor Militare e con l’83° anniversario della Giornata dell’Orfano. «Proprio in occasione della Giornata dell'Orfano - prosegue Toti - verranno anche premiati alcuni figli dell’Arma, ragazzi che hanno perso purtroppo i genitori per questioni di servizio e che verranno premiati oggi per il loro rendimento nelle attività di studio». 

A celebrare la santa messa il vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea mons. Attilio Nostro, tra i presenti alla cerimonia anche il procuratore di Vibo Valentia Camillo Falbo; il prefetto Paolo Giovanni Grieco; il presidente della provincia Corrado L’Andolina; il vicequestore vicario Fabio Catalano e il sostituto procuratore Filomena Aliberti. «La provincia è un territorio bello ma estremamente complesso - ha spiegato il comandante Toti ai nostri microfoni -. Con le 32 stazioni cerchiamo di presidiare il territorio ogni giorno per assicurare la vicinanza e un servizio quanto più possibile aderente al cittadino.

Lo facciamo con oltre 100 pattuglie non solo del comando provinciale ma anche dei reparti speciali che insistono in questo territorio e mi riferisco al NAS, al reparto di tutela del patrimonio culturale, di tutela del lavoro e altre articolazioni che sono al servizio dei cittadini onesti di questo paese. Oltre all'attività ovviamente preventiva che per noi è prioritaria c'è anche un'attività di repressione molto forte, un'attività di contrasto rivolta non solo alle forme di legalità diffusa ma soprattutto alle forme di criminalità organizzata che purtroppo in questo territorio sono ancora pervicaci e pervasive».

Nel corso delle celebrazioni anche un messaggio da parte del comandante Luca Toti ai colleghi carabinieri: «Un insegnamento che ho ricevuto quando da ragazzino espressi il desiderio di entrare nell’Arma, e cioè che la qualità migliore che un carabiniere può e deve possedere è l’umanità. Quindi oggi quello che mi sento di dire è: non investitevi di autorità, siate prima di tutto umani e ricordatevi sempre di avere a che fare con le problematiche di altri esseri umani».