Piccoli ma sostanziali correttivi nella delibera che è stata firmata dal presidente della Federazione italiana pallacanestro Gianni Petrucci: i dettagli
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Ribaltone. La Federazione italiana pallacanestro (Fip) cambia nuovamente idea sulla riforma dei campionati, pubblicando la versione definitiva della riforma dei campionati dilettantistici che andrà in vigore nella stagione 2024/25. Piccoli ma sostanziali correttivi nella delibera 107/2222 firmata dal presidente Gianni Petrucci.
Serie A2
Innanzitutto, confermata la presenza di 16 squadre in A1. La A2, invece, passerà da 28 a 20, passando per le 24 dell'annata 2023/2024. Nelle prossime due stagioni ci saranno due promozioni in A1, con altrettante retrocessioni. Dalla A2 alla B, invece, ci saranno 6 declassamenti. Un totale di quattro porsi persi, che permetterà in due anni di ridurre di otto il numero dei club partecipanti.
Serie B
Sarà la categoria maggiormente rivoluzionata. Al contrario della prima delibera, la riduzione sarà non più da 64 a 32, ma da 64 a 42. La B 2022/23 si spaccherà a metà: 32 squadre saliranno di categoria, 32 scenderanno nel nuovo Interregionale. La formula è ancora da approvare, ma in linea di principio le prime quattro si qualificheranno ai playoff per la promozione in A2 (16 squadre per 2 posti; quarti, semifinali e finale). Le 14 non promosse, con le 16 vincenti dei playoff fra quinte e dodicesime, accederanno alla nuova serie B che nel 2023/24 avrà 36 squadre (assorbendo le 6 retrocesse dall’A2). Dal 2024/25 il campionato andrà a regime a 42 squadre (6 retrocessioni dall’A2, 2 promozioni in A2, 4 retrocessioni in Interregionale e 6 promozioni dalla serie sottostante). Le regole di ingaggio prevedono capienza minima da 1000 posti e la possibilità di tesserare un giocatore straniero (ma comunitario senza visto, come in A2 femminile). A regime la B a 42 squadre ne promuoverà 2 in A2 e avrà 4 retrocessioni in Interregionale.
La Viola
Rispetto agli scenari precedenti, gli otto posti in più nella B 2022/23 consentono un piccolo sospiro di sollievo. Certamente servirà un roster molto competitivo, perchè comunque bisognerà trovar spazio nel 50% dei club che resteranno nella terza divisione del basket italiano.