Servirebbe una presa di posizione o, quantomeno, una comunicazione per ragionare sul futuro di una squadra che per anni è stato l’orgoglio della città
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Sono giorni, settimane, mesi di attesa. La Pallacanestro Viola non ha ancora gettato la spugna ma il ritardo gestionale vissuto dal club neroarancio è ormai davvero troppo grande per ignorarlo. Il roster dell’anno scorso è disperso, coach Bolignano senza vincolo contrattuale. L’unica cosa prodotta dalla Viola ad oggi è l’offerta di rinnovo al Gm Barrile, comunicata due giorni fa. Ancora non è stata comunicata una risposta e questo in fondo già è un modo di rispondere è.
Il futuro della Viola
Quello intorno alla storica formazione cestistica è un paradosso senza fine che, a tre anni dall’ultimo fallimento, mette nuovamente in pericolo il mito. Servirebbe una presa di posizione o, quantomeno, una comunicazione, anche per mettere pubblicamente in piazza il problema. Una via che porterebbe anche le istituzioni a ragionare sul futuro di una squadra che per anni è stato l’orgoglio della città. Chiedere aiuto non è mai un peccato, sopratutto se il motto con cui la Viola rinacque tre anni fa era “Qui non si muore mai”.
La speranza è che le risposte arrivino in fretta, perchè i calendari di Serie B sono dietro l’angolo e la stagione sarà tostissima. E il rischio di fare una figura come quella di Formia nell’ultimo torneo è fortissimo. E non è neanche la peggiore delle ipotesi.