7 pullman. 2 pulmini e decine di auto private. Un vero e proprio esodo quello organizzato dai tifosi della Vibonese per l’ultima e decisiva trasferta dell’anno in quel di San Cataldo. Più di 600 i supporter a tinte rossoblu partiti da Vibo alle 8:30 direzione Sicilia. Al “Valentino Mazzola” di fatto la Vibonese giocherà in casa. Sugli spalti i gruppi organizzati della “Curva Est”, degli “Irriducibili”, della “Vecchia guardia”, dei “Cani sciolti”. E poi tanti altri tifosi. Con loro anche famiglie e bambini. Una città intera che vuole riprendersi il calcio professionistico dopo le lacrime versate un anno fa al termine dello spareggio playout.

 

Dopo le mille decisioni contrastanti della giustizia sportiva. Vibo ci sarà. In campo, tuttavia, dovranno scendere i giocatori. Guai a pensare che la gara sia già vinta. La Sancataldese se la giocherà fino all’altimo nonostante non abbia più nulla da chiedere a questo campionato. D’altronde tutti contro la Vibonese ci tengono a fare bene. Indicativa, in questo senso, la partita di domenica scorsa contro l’Isola Capo Rizzuto. In panchina vietate radioline, smartphone e qualsiasi altro dispositivo elettronico che possa distogliere l’attenzione di staff e squadra guardando a Nocera. Dove contemporaneamente al match di San Cataldo si giocherà Nocerina-Troina.La speranza della Vibonese e che gli ennesi possano commettere un passo falso così, in caso di vittoria, evitare lo spareggio e poter festeggiare la promozione già stasera.Ma questa è una storia che vi racconteremo dopo il novantesimo.