Classica conferenza stampa pre-partita per mister Rosario Pergolizzi. Domenica, ore 15:00, arriverà al Granillo l'Acireale di Massimo Epifani, avversario in difficoltà ma con grande potenziale: «Noi cerchiamo di migliorarci di domenica in domenica. È normale che le vittorie servono per farci lavorare serenamente. Con l’Acireale è una partita importante per valutare la nostra crescita tecnica, collettiva e personale. Dobbiamo essere in grado di trovare delle soluzioni alle diverse situazioni: noi corriamo tanto ma penso che dobbiamo correre meglio. Loro sono una squadra viva, che corre, lotta e crea e davanti ha dei giocatori importanti. L’allenatore è molto competente e sa come metterli in campo». «Lavoriamo per giocare sia a 4 che a 5 ma la cosa principale è essere squadra e avere dei meccanismi sia in fase difensiva che offensiva. Credo molto nel lavoro di gruppo e, se riusciamo a esserlo sempre, possiamo comandare».

Indisponibili e scontenti

«Non saranno disponibili Rosseti, Porcino, Ingegneri mentre Dall’oglio torna a disposizione. Perri è un ragazzo talentuoso, ha delle doti tecniche importanti: devo fare delle scelte in base alla tattica e al carattere. Non posso pensare che Perri si debba fermare alla Serie D, deve crescere in certi aspetti e lo sa. È un giocatore ancora un po’ discontinuo, stiamo lavorando su quello. Da Urso mi aspettavo qualcosa in meno adesso ma mi aspetto molto di più in futuro, spero di potergli dare continuità per farlo crescere. Ci sono gli scontenti ma mi preoccuperei se non fosse così, per fortuna ho un capitano e degli over che riescono a gestire alla grande lo spogliatoio». 

Lo schieramento: non c'è un modulo predefinito 

«In determinate partite può andar bene giocare con due attaccanti come Barranco e Rajkovic, in altre no. Nell’ultima partita mi aspettavo un Ragusa schierato in un altro modo dietro, invece poi ha giocato a cinque. Lo schieramento, quindi, dipende molto anche da come si dispone l’avversario. Ora dobbiamo dare continuità a chi ha giocato, non posso fare turnover già alla quarta giornata. Ho nella mia testa 7-8 titolari ma ce ne sono altrettanti che si giocano il posto per esserlo»