Con l’epilogo ieri della 13esima giornata del campionato di Serie B, è iniziato ufficialmente il countdown per il derby di Calabria: Catanzaro-Cosenza. Da entrambe le parti, appassionati e addetti ai lavori, hanno segnato sul calendario la data del 26 novembre quando dopo 6 anni, in gare ufficiali, e 33 in cadetteria Aquile e Lupi si scontreranno allo stadio Ceravolo.

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La sponda giallorossa arriva a questo importante match nel peggiore dei modi. Un Catanzaro in crisi di risultati in queste due settimane di lavoro dovrà di trovare – anche per quanto detto da Vivarini – più concretezza negli ultimi 30 metri e cercare di evitare di commettere errori che, come si è verificato nelle ultime tre sconfitte consecutive, hanno condizionato le partite che comunque erano state interpretate nella maniera giusta contro tre squadre forti, le quali orbitano intorno alle posizioni alte della classifica.

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Neanche a farlo apposta, grazie alla vittoria maturata in casa contro la Reggiana, il Cosenza si trova in ottava posizione in classifica con 19 punti, un gradino sotto al Catanzaro che ne ha 21. Quindi con una vittoria i Lupi andrebbero ad agguantare esorpassare la squadra del capoluogo di regione, mentre nel caso opposto le Aquile si ripoterebbero a debita distanza.

I giallorossi riprenderanno gli allenamenti domani a Steccato di Cutro in quanto nell’impianto di Giovino sono in corso i lavori di rifacimento del manto erboso. Inoltre non ci saranno Ambrosino e D'Andrea convocati con gli azzurrini, rispettivamente Nazionale under 21 e under 20.

Il primo e dichiarato obiettivo dei giallorossi è la salvezza. Ma i risultati maturati fino alla partita col Como avevano portato alla luce le qualità di un gruppo che sa cosa fare in campo e lo fa bene. Anche nel trittico perdente questo ideale di gioco dedito alla costruzione dal basso e al possesso palla si è visto, anche perché le sconfitte sono state tutte di misura (Como 1-0Modena 2-1Venezia 2-1). C’è chi riconduce tutto all’esperienza, forse è vero, ma c’è comunque da sottolineare che nonostante sia una squadra neopromossa con il penultimo monte ingaggi della categoria ha fatto vedere cose molto buone prima della crisi, giocandosela alla pari e vincendo contro squadre sulla carta di gran lunga più attrezzate.