Traversata dello Stretto, vince il carabiniere Sanzullo: «Dedicato a Rega»

La 55° edizione è andata al giovane rappresentante del Centro sportivo dell’Arma. Da rimarcare la partecipazione di Simona D’Andrea 14enne affetta da diabete che ha deciso di sfidare così la malattia

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di Redazione
4 agosto 2019
18:12
Il podio maschile
Il podio maschile

Condizioni meteo ottimali ed un leggero vento maestrale hanno accompagnato gli 80 atleti che, questa mattina, hanno affrontato la 55° edizione della Traversata dello Stretto di Messina. Le insidiose correnti che caratterizzano questo lembo di mare hanno offerto uno spettacolo unico nel suo genere che ha visto trionfare Pasquale Sanzullo del Centro sportivo carabinieri, con il tempo di 56 minuti 53 secondi e 31 centesimi.

 


Non è una gara, è un’emozione”, questo lo slogan che ha accompagnato un evento che si rinnova ormai da oltre 60 anni. Una manifestazione sportiva e turistica di punta che unisce le sponde della Calabria alla Sicilia e che ha visto 80 atleti provenienti da tutta Italia sfidarsi, una bracciata dopo l’altra, per solcare le acque dello Stretto e aggiudicarsi l’ambito posto sul podio. Una gara mozzafiato alla quale la Fin ha riconosciuto un valore storico riservato solo a dieci gare in tutto il paese.

 

Come detto, a trionfare nella categoria maschile è stato Pasquale Sanzullo, atleta inserito nel novero dei possibili vincitori sin dalla vigilia. Il secondo posto, invece, è stato per Simone Ercoli del Gruppo Sportivo “Fiamme oro” (57 minuti, 5 secondi e 72 centesimi), arrivato pochi istanti dopo nel corridoio finale creato ad hoc, quest’anno, nel porticciolo turistico di Villa San Giovanni. Al terzo posto Manuel Taiani del Cus Salerno Asd (con il tempo di 57 minuti, 33 secondi e 97 centesimi).

 

Nella categoria agonistica femminile, il trionfo è stato di Claudia Laganà dell’Asd Pianeta Sport di Reggio Calabria, con il tempo di un’ora, tre minuti e 49 secondi. Outsider alla vigilia, la Laganà ha sbaragliato la concorrenza piazzandosi al primo posto con grande energia e regolarità nel corso della gara. Nella categoria master femminile, il successo è stato appannaggio di Michela D’Amico della “Nuoto e Can. Civitavecchia” (con il tempo di un’ora, 4 minuti, 59 secondi).

 

Nella giornata in cui 80 atleti si sono presentati al via, pronti ad affrontare le fatiche di oltre sei chilometri di percorso, spicca la storia di Simona D’Andrea, la più giovane partecipante, di soli 14 anni, affetta da diabete e che ha deciso di sfidare la malattia ben oltre lo sport.

 

Particolarmente soddisfatto Pasquale Sanzullo che, a caldo, ha voluto dedicare la vittoria al suo collega carabiniere Mario Cerciello Rega, il militare ucciso a Roma pochi giorni fa. Tornando alla gara, Sanzullo ha rimarcato l’importanza del barcaiolo: «È una presenza fondamentale tanto che si dice che il 50% del merito vada proprio a lui. Per me era la prima volta qui ed ho cercato di stare con il secondo ed il terzo nella prima parte della traversata. Poi ho dato lo strappo fino agli ultimi cinquecento metri. Lì ho trovato un mare difficile da gestire. Ho controllato dove era il secondo, mettendoci tutto quello che avevo e sono arrivato alla vittoria». Sanzullo, il cui cognome è molto “pesante” in termini di tradizione, auspica ancora maggiore importanza per l’evento che si tiene fra Messina e Villa San Giovanni: «Questa è la vera gara in acque libere, l’auspicio è portare un evento internazionale, al di là della difficoltà del percorso, anche la limpidezza del mare è unica e la presenza di così tanta gente testimonia l’attaccamento al nuoto ed alla competizione».

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