Secondo impegno stagionale esterno per la Reggina di mister Pergolizzi, che domenica affronterà il Città di Sant'Agata al Biagio Fresina. Ai nostri microfoni il direttore sportivo dei siciliani Santo Russo, ha parlato delle difficoltà dell'ultimo periodo e della complessità del campionato, soprattutto se il budget a disposizione è molto più limitato rispetto ad altre compagini. 

Lei è arrivato a Sant’Agata di Militello quest’estate, fortemente voluto dal neopresidente Sosa. Avete un’eredità abbastanza pesante sulle spalle, considerato che il Città di Sant’Agata viene da due quinti posti e un sesto posto nelle ultime tre stagioni di D. Sarà possibile replicare gli ultimi risultati o questo è un anno zero?
«Si, devo dire che si tratta di un anno zero. Qui si è fatto benissimo anche se bisogna dire che gli ultimi campionati non sono stati impegnativi come quello che si prospetta quest’anno. Quello appena iniziato è un campionato duro, dove società con il nostro budget devono sbagliare il meno possibile, altrimenti si fa fatica».

L’ultima è stata un’estate parecchio turbolenta per voi. Avevate puntato su Aurellio per la panchina, poi per alcune problematiche burocratiche non avete potuto tesserarlo. Ma cosa è successo? Come mai si è arrivati a fine agosto in questa situazione? 
«Perché il presidente ha fatto di tutto per far tesserare Aurellio. Solo quando è giunto fisicamente qui e si è reso conto delle problematiche, ha deciso di muoversi diversamente».

Ora in panchina c’è Ezio Raciti, tecnico di grande esperienza, che sta cercando in poco tempo di impartire i suoi dettami tattici alla squadra. Le prime due giornate sono state complicate, un solo punto contro Ragusa e Igea Virtus. Quali sono le sensazioni? 
«Sono state due partite che sicuramente lasciano qualcosa di positivo. A Ragusa il mister era con noi da quattro giorni: l’avversario nel primo tempo ha avuto qualche occasione in più e poteva raddoppiare ma non ha sfruttato le sue occasioni. Nel secondo siamo stati costantemente nella loro metà campo, quindi il pareggio direi che è il risultato più giusto. Rimane il rammarico per quell’occasione nel finale, quando un nostro tiro a botta sicura è stato parato involontariamente da un nostro giocatore. Con l’Igea è stata una partita dominata, ci hanno sorpresi su due piazzati. Meritavamo la vittoria e questo è stato detto dagli avversari stessi. Alla fine, purtroppo, sono i punti quelli che contano e ora abbiamo Reggina e Siracusa».

Ora arriva uno degli ultimi avversari che in questo momento vorreste incontrare, la corazzata Reggina. Una rosa altamente competitiva che sta trovando non poche difficoltà in questo inizio di stagione. Avete ancor più timore di incontrare una squadra ferita o non cambia nulla?
«Non cambia nulla perché noi, rispetto a Siracusa o Reggina, siamo una piccola squadra. Se perdiamo contro queste compagini ci può stare. Se sono in un periodo più negativo non so se questo può essere un bene per noi. Sicuramente possiamo giocarcela, ho fiducia nella squadra. Abbiamo dimostrato di saper giocare bene, speriamo di poter prendere qualche punto domenica».