Con il campionato di Serie D fermo per il torneo di Viareggio, analizziamo la situazione in casa amaranto dall'inizio del torneo a oggi
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Il punto sull’Ac Locri è capire a che punto (scusate il gioco di parole ndr) sia questa squadra. Il turno di sosta previsto per il torneo di Viareggio, è l'occasione ideale per analizzare la situazione in casa amaranto.
Prima di tutto serve scegliere il punto di vista. Se il giudizio dipende da un confronto diretto con la dimensione dello scorso anno, c’è già un errore in partenza. Se si considera il Locri una squadra fatta, nel vero senso della parola, tardi o meglio troppo tardi, rispettando però budget e realtà societaria rimasta, allora la prospettiva è positiva. In un contesto semi professionista come la serie D, nel quale convergono atleti d’esperienza anche di serie superiore, non si può improvvisare ma di certo il Locri non ha avuto il tempo di programmare, semmai quello di evitare l’oscuramento di cento quattordici anni di storia.
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Questo obiettivo e i passi indietro di Mollica, ora rimasto senza il direttore sportivo Tropea accanto, sono stati il braccio di ferro estivo che si contrapponeva al muscolo di tensione nervosa della volontà del presidente di lasciare il timone. Se una trasferta insidiosa come quella di Ragusa, in condizioni di rosa non idilliache, viene affrontata con una tenuta del campo responsabile e sacrificante per 75’ gioco, fatto di occasioni create ma soprattutto respinte, si potrebbe concedere il beneficio di esistenza di un lavoro impostato a denti stretti. A questo lavoro mancano, oggi, continuità e autorità che risiedono in un’esperienza che è in divenire.
Sono pochi gli elementi rimasti a Locri anche quest’anno, quindi la ripartenza giovane e “sconosciuta” ha generato non poche scosse di assestamento. Tutto questo non giustifica le occasioni sfumate o le sconfitte subite, bensì serve a leggere l’identità di un nucleo che a dicembre è cambiato ancora ma senza dare segni di cedimento. Nei gol di Marsico, più di dieci da novembre, e nei guanti di Lanziani si concentra il primo colpo d’occhio amaranto perché, come detto, è questione di punti di vista.