Spera di rientrare al più presto il terzino rossoblu. Dietro le spalle l’infortunio alla caviglia. All’orizzonte la sfida con la Juve Stabia. Una gara particolare per lui nato e cresciuto a Castellamare. Nel mezzo la sconfitta bruciante contro il Monopoli
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Ha ancora un po’ di dolore ma ha stretto i denti ed è tornato ad allenarsi con i suoi compagni. Fabio Tito è un guerriero. Ed i guerrieri non mollano. Mai. Anche quando tutto sembra girarti storto. Sul campo di battaglia e fuori: «Sono due settimane che sono alle prese con questa noia alla caviglia – ci racconta – ma adesso va molto meglio. Spero di tornare in campo subito ed aiutare i miei compagni da dentro il rettangolo di gioco. Stare fuori – continua – non è bello, soprattutto in momenti come questi in cui ti ritrovi in tribuna senza poter fare nulla ma dentro vorresti mangiarti il campo». Sentimenti ed emozioni che Fabio Tito ha vissuto domenica scorsa durante la sfida contro il Monopoli: «Sapevamo tutti che domenica era una partita fondamentale. Una di quelle in cui hai solo un risultato e non era certo la sconfitta. Ma vuoi la sfortuna – analizza – vuoi che in alcuni episodi ce la siamo cercata, perché eravamo passati in vantaggio, stavamo giocando bene, poi però alla prima difficoltà siamo andati sotto soprattutto mentalmente. In dieci minuti – continua – l’inerzia della gara si è capovolta. È da un paio di settimane che accade questa cosa – sottolinea. Quando subiamo gol non riusciamo a ripartire. Era già accaduto a Siracusa, si è ripetuto contro Monopoli. Giochiamo bene, costruiamo ma al minimo errore prendiamo gol e molliamo. Ma – rimarca – abbiamo ancora tre partite per rifarci».
Per Fabio Tito, bisogna farlo senza pensare troppo ai calcoli: «La squadra ci crede ancora. Dobbiamo solo rimboccarci le maniche e giocarci le nostre carte. A questo punto anche “sputando sangue”. Non possiamo più sbagliare. In queste ultime partite ci giochiamo tutto. A livello personale e di squadra». Ma il prossimo impegno è a dir poco proibitivo. C’è la Juve Stabia pronta a stappare lo champagne per la promozione in Serie B: «Ci sarà un ambiente particolare. A loro potrebbe bastare anche solo un pareggio per festeggiare la cadetteria. Ma – spiega – sappiamo che non si accontenteranno. Noi dobbiamo farci trovare pronti. Anche a fargli rimandare la festa». Parla da “senatore” Fabio Tito da Castellammare di Stabia. Per lui, al rientro dopo l’infortunio, sarà una partita dalle mille emozioni: «È la squadra della mia città. Sono un tifoso e sono contento per quello che stanno raggiungendo ma sono un giocatore della Vibonese e sabato – chiosa – sarò il primo a mostrare i denti ai miei avversari».