SERIE C | Catanzaro-Cosenza, quando cambiare allenatore è più o meno (tanto meno) fortunato

Piero Braglia ha fatto dimenticare in fretta Fontana a suon di numeri. Gli stessi che, invece, inchiodano Dionigi sui tre Colli. Da quelle parti i tifosi rivogliono Erra
di Alessio Bompasso
12 febbraio 2018
16:01

Cambiare allenatore non sempre da i frutti sperati. Lo sanno bene i tifosi del Catanzaro che con Dionigi sulla panchina giallorossa non solo non hanno migliorato il trend ma addirittura lo hanno peggiorato. Prendendo in esame i numeri inanellati dal tecnico di Reggio Emilia il calo è evidente. 16 punti in 16 partite. La media è facile: 1 punto ad ogni match. Non proprio una rincorsa ai posti che contano. Piuttosto una retromarcia rispetto al suo predecessore che in meno partite aveva messo nel sacco quasi lo stesso bottino: 13 punti in 8 gare. Ecco perché a gran voce sui social i supporter giallorossi chiedono al presidente Noto di richiamare Alessandro Erra.

 


Un passo indietro che a Cosenza neppure immaginano. Da quelle parti “richiamare il vecchio allenatore” è quasi una “parolaccia”. Il merito è tutto di Piero Braglia che ci ha messo un po’ a conquistare il cuore dei tifosi silani ma adesso è i loro condottiero numero uno. A parlare per il tecnico di Grosseto sono i numeri: 33 punti in 19 sfide. la media è di 1,73 punti a partita. Poco meno delle tre battistrada. Compreso quel Catania che un girone fa aveva battezzato il neo corso Braglia con una sconfitta e che domenica, invece, ha rischiato di perdere il suo terzo match casalingo stagionale per mano proprio dei lupi rossoblu. Catanzaro – Cosenza. Storie di cambi  più o meno (tanto meno) fortunati.

Giornalista
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