Di certo un passo indietro per il Cosenza. Come attenuante, però, si può dire che il Benevento è di almeno una spanna sopra alla compagine rossoblù. Il 3-0 è netto, rotondo, ma soprattutto insindacabile. Gori e compagni non hanno praticamente mai tirato in porta, al massimo hanno creato qualche grattacapo ad inizio ripresa. Troppo poco per impensierire una compagine costruita per ammazzare il campionato e rendere merito a 700 tifosi in trasferta. Martedì contro la Ternana il calendario fornirà subito la possibilità di riscattare un pomeriggio negativo.

Le scelte degli allenatori

Mancano Palmiero e Boultam, vale a dire due/terzi della mediana titolare del Cosenza. Zaffaroni allora mana Gerbo in regia e butta dentro Vallocchia, uno cresciuto proprio nel settore giovanile giallorosso. A sinistra torna Sy dal 1’, per il resto è la formazione classica. Caserta conferma il 4-2-3-1, ma la novità è Brignola a destra con Sau a supporto di Lapadula. Ionita, invece, giostra da ala sinistra.

La sblocca Barba

Prima occasione per i padroni di casa al 7’. Letizia sfonda a sinistra e crossa a centro aera dove taglia Ionita. L’impatto è buono, la mira pessima e la palla termina alle stelle. Il Cosenza chiude i varchi al Benevento, al 32’ però Lapadula vince un contrasto con Rigione e serve Sau. Vigorito è super e concede il corner. Sugli sviluppi dello stesso, il nazionale peruviano serve un assist al bacio a Barba che da due passi firma l’1-0. Vantaggio meritato perché, arrivati al break, i Lupi contano zero tiri in porta e poco più del 35% di possesso palla.

Lapadula chiude Benevento-Cosenza

Ci mette 11’ il Benevento a chiudere i discorsi. Sau indovina un corridoio per Letizia che taglia alle spalle di un immobile Sy e la piazza al centro con violenza. Vigorito smorza, ma nulla può sul tap-in di Lapadula. Il 2-0 induce Zaffaroni a cambiare. Anderson fa il suo esordio da mezzala e va dentro anche Eyango: fuori Gerbo ed Vallocchia. A seguire rivoluzione in attacco, con Millico e Pandolfi al posto degli impalpabili Caso e Gori. Le sostituzioni non sortiscono alcun effetto, anzi è ancora Lapadula a bruciare Pirrello e a servire il suo secondo assist di giornata a Tello. Il 3-0 finale non lascia spazio a recriminazioni.

Il tabellino

BENEVENTO (4-2-3-1): Paleari (23’ pt Manfredini); Letizia, Glik, Barba, Foulon; Viviani (30’ st Acampora), Calò; Ionita, Sau (27’ st Tello), Brignola (27’ st Vokic); Lapadula. A disp.: Muraca, Vogliacco, Basit, Insigne, Masciangelo, Talia, Di Serio, Moncini. All.: Caserta
COSENZA (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Pirrello; Situm (35’ st Bittante), Carraro, Gerbo (15’ st Eyango), Vallocchia (15’ st Anderson), Sy; Gori (27’ st Pandolfi), Caso (27’ Millico). A disp.: Saracco, Matosevic, Corsi, Minelli, Venturi, Florenzi, Kristofferson. All.: Zaffaroni
ARBITRO: Ghersini di Genova
MARCATORI: 33’ pt Barba (B), 11’ st Lapadula (B), 41’ st Tello (B)
NOTE: Spettatori circa 4mila di cui 698 ospiti. Espulsi: -. Ammoniti: Calò (B). Angoli: 5-4 per il Cosenza. Recupero: 5’+1’ pt - 5’ st