VIDEO | Al Granillo la formazione di Alfredo Aglietti non sfonda e si deve accontentare di un pareggio a reti bianche contro i brianzoli guidati in panchina da Giovanni Stroppa
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di Matteo Occhiuto
Pre-partita poco tranquillo a Reggio Calabria. Il sospetto che vi avevamo raccontato giovedì sulle cattive condizioni del Granillo si tramuta in certezza nelle ore che precedono il fischio d’inizio. L’arbitro Guia non è certo di far disputare Reggina-Monza su un terreno che definire disastroso è anche eufemistico, facendo venire sudori freddi al club amaranto. Alla fine, non senza rischiare, si opta per far ruotare il pallone. Di certo, non su un campo degno della Serie B italiana.
Le scelte
Privo di Denis, Aglietti per il suo esordio si affida a Montalto supportato da Rivas. In una Reggina con soli tre volti nuovi rispetto allo scorso campionato - Micai in porta, Laribi e Ricci sugli esterni - vanno in panca sia Galabinov sia Jeremy Menez. in difesa Lakicevic vince la concorrenza di Adjapong. Nel Monza di Stroppa i maggiori pericoli vestono l’84 e il 47: rispettivamente Patrick Ciurria e Mota Carvalho.
Seimila
La cornice, prato a parte, è di quelle da dolce lacrima. Al Granillo, quasi seicento giorni dopo, tornano i tifosi e ne tornano ben seimila. La capienza limitata al 50% scompare nella bolgia di un Granillo che, pur privo del tifo organizzato, raramente è sembrato così rumoroso. La spinta dello stadio si avverte, è palpabile e porta la Reggina ad iniziare con la marcia ingranata: tre gli squilli nei primi nove minuti e quaranta. Prima Crisetig di testa, poi Ricci da fuori aerea e infine Rivas con un diagonale accarezzano l’idea di far impazzire subito di gioia gli spettatori accorsi.
La mira dei tre, però, non è delle migliori ed il Monza, pur vacillando, sotto non ci va. È l’honduregno, evidentemente on fire dopo l’Olimpiade di Tokyo, l’uomo in più della Reggina; ancora lui al quarto d’ora sfiora l’1-0 con una conclusione salvata con un guizzo da Di Gregorio. Subito dopo sulla sfida cala una sorta di letargo, dopo quindici minuti giocati a ritmi altissimi. Gli unici acuti arrivano al minuto 31 da un tiro dai venticinque metri di Mota Carvalho e poi al 44, quando Di Chiara pennella sulla testa di Montalto un cross interessantissimo che Paletta sporca in extremis provvidenzialmente. Il primo tempo si chiude così.
Applausi
Il secondo tempo si apre con gli applausi, indirizzati a Barillà, Galabinov e Menez, alzatisi dalle rispettive poltroncine per iniziare il riscaldamento. Quelli per il francese, dai decibel tonanti, potrebbero rappresentare più di un segnale. In campo, in realtà, continua a succedere poco, sulla scia di uno scialbo finale di prima frazione. Il primo quarto d’ora scorre senza alcun evento rilevante, con Aglietti e Stroppa visibilmente insofferenti davanti le rispettive panchine.
L’ex bomber amaranto decide allora di puntare sulla qualità che gli siede dietro: se Stroppa inserisce Barillà, Gytkjaer e D’Alessandro, l’ex Hellas e Chievo Verona manda in campo Galabinov e Bellomo, chiudendo la partita di Ricci e Montalto. La prima azione costruita dal nuovo tandem arriva quattro minuti dopo l’ingresso: Di Chiara ruba un pallone importante a Pereira, Bellomo crossa e Galabinov al volo la manda sopra la traversa. Nessun grande pericolo, ma quantomeno un segnale di vita sul Granillo.
L’episodio che colora di giallo la partita arriva al minuto 70: Di Chiara va per terra per gamba di Sampirisi sul vertice basso dell’area brianzola, Guia ci pensa ma decide che il contatto è sufficiente per il rigore. Si prosegue, lo stadio protesta, Laribi pure e arriva il cartellino. La VAR, all’esordio al Granillo, attesta però che la palla era uscita dal campo durante l’azione dell’esterno in maglia 17, il migliore della sfida.
Tutto per tutto
Aglietti prova il tutto per tutto a quattordici dal termine: dentro Menez, fuori Laribi e Reggina iperoffensiva, anche in virtù di un Monza apparentemente privo di qualsiasi idea. Lo stadio si incendia negli ultimi cinque minuti di gioco, le gambe dell’ex PSG fanno lo stesso, costringendo Bellusci al fallo dal limite dell’area al minuto 89. Sembra l’occasione ideale, con Galabinov protagonista designato. La battuta dell’ex Spezia però viene deviata dalla barriera brianzola e poi bloccata da Di Gregorio. È l’ultima emozione di un match che finisce senza reti, consegnando ad Aglietti la consapevolezza di avere a disposizione un organico che, in diversi tratti della partita, ha messo sotto una delle squadre più attrezzate della Serie B.
Il tabellino
Reggina-Monza 0-0
Reggina (4-4-2): Micai 6; Lakicevic 6.5, Cionek 6.5, Stavropoulos 6.5, Di Chiara 7; Ricci 5 (dal 63° Bellomo 6), Bianchi 5.5, Crisetig 5.5, Laribi 5.5 (dal 74° Menez 6), Rivas 6.5 (dal 91° Liotti sv), Montalto 5.5 (dal 63° Galabinov 6). Allenatore: Aglietti 6.5. A disposizione: Turati, Gavioli, Loiacono, Regini, Adjapong, Franco, Situm, Tumminello.
Monza (3-5-2): Di Gregorio 6.5; Sampirisi 5.5 (dal 71° Bellusci 6), Paletta 6, Caldirola 6.5; Carlos Augusto 5.5, Colpani 6, Scozzarella 5.5 (dal 57° Barillà 6), Brescianini 5.5, Pereira 6 (dal 71° Donati 6); Ciurria 5 (dal 64° D’Alessandro 5.5), Mota 5.5 (dal 64° Gytkjaer 5.5) . Allenatore: Stroppa 6. A disposizione: Sommariva, Rubbi, Machin, Bettella, Siatounis, Vignato, Pirola.
Arbitro: Antonio Guia di Olbia.
Note: spettatori 5825, incasso 118.161 euro. Terreno in pessime condizioni. Ammoniti: Bianchi al 65° per gioco falloso, Laribi al 70° per proteste, Pereira al 73° per fallo di gioco, Carlos Augusto all’87° per fallo di gioco, Bellusci all’88° per fallo di gioco, Cionek al 92° per fallo di gioco. Espulsi: Sampirisi all’80° dalla panchina.