VIDEO | Applausi scroscianti del pubblico rossoblù dopo la meritata vittoria della squadra allenata da Zaffaroni. Sugli scudi i due attaccanti
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Buona la prima per il risultato, per l’intensità e per l’ardore agonistico chiesto da Zaffaroni sabato mattina. Il Cosenza ha conquistato tre punti meritati sfruttando le armi che il tecnico giorno dopo giorno sta affilando. Il Vicenza, la cui rosa pesa a bilancio molto più di quella dei Lupi, resta inchiodato al palo e Di Carlo rischia l’esonero. Ha sbagliato la formazione, anche a causa del fastidio patito da Giacomelli nel riscaldamento. Ne ha approfittato la compagine di casa, accolta con bandiere e fumogeni all’arrivo al Marulla. L’ha sbloccata un centravanti in rampa di lancio, Gori, che l’anno scorso al Menti non ha lasciato il segno e che Goretti sta cercando di responsabilizzare. Due centri in 270’ per lui: i presupposti sono ottimi. L’ha chiusa il suo nuovo gemello: Giuseppe Caso da Castellammare di Stabia.
Il gol dell’ex in Cosenza-Vicenza
Taugourdeau accende subito Cosenza-Vicenza calciando una punizione da trenta metri. Vigorito non è impeccabile, ma non c’è nessuno per il tap-in. Scampato il pericolo i Lupi passano. Caso semina il panico sulla trequarti, innesca Gori che stoppa di destro, si gira e calcia di sinistro. La vendetta dell’ex è completata e il biondo centravanti dei Lupi corre via sotto la Curva Bergamini. È una squadra, quella di Zaffaroni, concreta e che sa il fatto suo. Chiude ogni varco in fase di non possesso e riparte velocissima con la qualità dell’ex Genoa. Come al 22’ quando, lanciato da Situm chiama Pizzignacco alla respinta bassa. Le geometrie di Palmiero sono quelle che fecero innamorare i supporter bruzi anni fa, l’intesa tra i reparti e tra i singoli cresce. A fine primo tempo gli applausi scrosciano che è una bellezza.
Favore ricambiato, Cosenza-Vicenza partita archiviata
I due attaccanti del Cosenza si intendono a meraviglia e sono ancora loro a confezionare il 2-0. Si scambiano i panni perché, dopo un break in mediana di Palmiero, Gori trova il corridoio giusto per mandare in porta il compagno. Rasoterra a giro, palla in rete e Curva Catena in delirio a celebrare i suoi nuovi beniamini. Alla sostituzione con Pandolfi, lo stadio si alza in piedi per tributare un omaggio meritato a Caso, nuovo numero dieci di nome e di fatto dei rossoblù. Poi si rifà gli occhi su un gesto tecnico con cui il solito Gori stampa un pallone sulla traversa. Al 45’ primo, storico, intervento del Var a queste latitudini. Pandolfi tocca il pallone con la mano e dopo un consulto con la saletta, Prontera indica il dischetto. Meggiorini realizza il 2-1, ma è troppo tardi.
Il tabellino di Cosenza-Vicenza
COSENZA (3-5-2): Vigorito; Tiritiello, Rigione, Vaisanen; Situm, Carraro, Palmiero (48' st Gerbo), Boultam (20' st Vallocchia), Sy; Gori, Caso (27' st Pandolfi). A disp.: Saracco, Corsi, Panico, Venturi, Minelli, Pirrello, Eyango, Millico, Kristofferson. All.: Zaffaroni.
VICENZA (4-3-3): Pizzignacco; Ierardi, Brosco, Padella, Calderoni; Proia (13' st Pontisso), Taugourdeau (20' st Giacomelli), Crecco (1' st Ranocchia); Dalmonte, Diaw (13' st Meggiorini), Longo (37' st Mancini). A disp.: Grandi, Pasini, Cappelletti, Di Pardo, Bruscagin, Rigoni, Zonta. All.: Di Carlo.
ARBITRO: Prontera di Bologna
MARCATORI: 9' pt Gori (C), 16' st Caso (C), 47' st Meggiorini (V, rig.)
NOTE: Spettatori comunicati 3026. Ammoniti: Tiritiello (C), Padella (V), Dalmonte (V), Calderoni (V). Angoli: 4-0 per il Vicenza. Recupero: 0' pt - 4'+3’ st