Partenza a razzo per i centravanti delle due squadre calabresi che si sfideranno nel prossimo turno del campionato. E sul bomber degli squali c’è un retroscena di calciomercato…
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Gori contro Mulattieri, giovani centravanti crescono sotto il sole di Calabria. Cosenza e Crotone si godono i loro bomber che sabato sera si ritroveranno faccia a faccia in un derby caldissimo.
Il primo è l’uomo copertina di una squadra che viaggia col vento in poppa. Il secondo è il centravanti a cui si aggrappa Modesto per svoltare la stagione. La maglia rossoblù calza benissimo ad entrambi, ma è certo che a fine stagione, di questo passo, saliranno al piano di sopra. La Serie A li aspetta.
L’uragano Gori
Goretti è andato deciso sul centravanti della Fiorentina. Firmato il contratto con i Lupi dopo la riammissione in cadetteria, ha tessuto la propria tela. Contatti con i procuratori del calciatore e con Daniele Pradè, direttore sportivo dei viola. Solito tira e molla sul contributo all’ingaggio e poi il match di Coppa Italia. Al Franchi la stretta di mano decisiva e la fumata bianca. Il suo agente, Andrea Pastorello, fratello di Federico che ha portato Lukaku al Chelsea, è stato a Cosenza di recente. Foto social in centro con i suoi assistiti (l’altro è Bittante, ndr) e sorriso smagliante. Per Gori tre indizi, cioè tre gol, fanno una prova. Inutile scomodare Agatha Christie: la qualità dei centri parlano da soli. Per il nove dei Lupi anche un delizioso assist per Caso.
Mulattieri e il viaggio a Milano di Vrenna e Ursino
Se per Gori tutto è filato liscio, sull’affare che ha portato Mulattieri a Crotone c’è un retroscena da svelare. Il ragazzo, dopo la super stagione al Volendam, seconda serie del campionato olandese, aveva praticamente chiuso con il Feyenoord. Salto di qualità di grande livello, considerato il blasone e l’ambizione del sodalizio di Rotterdam. L’Inter, che nel 2018 spese 2 milioni per prenderlo dalle giovanili dello Spezia, aveva già dato l’ok. La variante che nessuno aveva considerato era la determinazione del presidente Vrenna e del dg Ursino. A fine luglio volarono a Milano per incontrare il ragazzo e il suo agente, Paolo Busardò. Durante il summit cambiarono l’ordine delle cose, mischiarono le carte e tornarono allo Scida con il bomberino. Marotta, dal canto suo, non obiettò nulla e delegò la scelta all’entourage del calciatore. Risultato? Cinque gol in cinque match e vetta della classifica cannonieri. Fuori dal campo è un artista. Ama dipingere quadri e suonare il pianoforte e chissà che brano metterebbe in sottofondo al derby di sabato…