Il presidente Vrenna commenta il calendario della massima serie: «Con ogni probabilità gli incontri verranno disputati senza pubblico non consentendoci nè tifo, nè incasso»
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«Incontrare cinque big nelle prime cinque in casa, che presumibilmente si disputeranno a porte chiuse, ci danneggia sia dal punto di vista sportivo sia da quello economico». Lo dice il presidente dell'Fc Crotone Gianni Vrenna, commentando il calendario del campionato di Serie A varato ieri. Il Crotone nelle prime cinque gare casalinghe incontrerà Milan, Juventus, Atalanta, Lazio e Napoli.
Con Milan e Juventus, che nelle passate stagioni di serie A hanno sempre fatto registrare una media di 14mila spettatori per incassi superiori ai 500 mila euro, si giocherà il 27 settembre e il 18 ottobre e sono quindi decisamente poche le speranze di vedere lo stadio aperto al pubblico per via dell'emergenza Covid.
«Se desta sempre una certa emozione leggere il calendario con una realtà piccola come il Crotone contrapposta all'élite del calcio italiano - dice Vrenna - dall'altra il computer non è stato magnanimo nei nostri confronti, auspicavamo un inizio un po' diverso: incontrare cinque big nelle prime cinque in casa, che presumibilmente si disputeranno a porte chiuse, ci danneggia sia dal punto di vista sportivo, venendo a mancare il tifo, il nostro 'dodicesimo uomo', sia da quello economico, perché sono i match che assicurano buona parte degli introiti dal botteghino. Noi come sempre seguiremo la nostra filosofia e cercheremo di farci trovare pronti: di certo non ci mancheranno le motivazioni».