La Reggina è pronta ad andare oltre i risultati sportivi (ottimi) che sta dando la squadra di Filippo Inzaghi. Felice Saladini, patron del club, sta sempre di più prendendo confidenza la realtà amaranto, come dimostrato in questi giorni da alcune dichiarazioni rilasciate alla stampa. Fra le realtà menzionate dall'imprenditore di Lamezia Terme, che ha sottolineato quanto sia lungo respiro dato alla pianificazione societaria, c'è anche l'Oreste Granillo.

Concessione

La società ha, sin da subito, posto sotto grande attenzione l'asset dello stadio. Inutile girarci intorno: oggi un impianto che vive solo una volta ogni 14 giorni - ben che vada - è sostanzialmente uno spreco. E un'azienda che spreca fa male a se stessa: ecco perché ci si deve muovere e bisogna farlo in fretta. Occorre valorizzare l'interesse di Saladini, offrendo una nuova vita al Granillo. Non ci sarebbe miglior modo di farlo di una concessione, il cui bando è atteso per la fine dell'anno. La speranza è che non ci siano sorprese negative: occorre che tutte le parti, dalla Reggina alle istituzioni, lavorino di concerto per produrre benessere a se stesse e alla comunità, amaranto e non solo.

Restyling e problematiche

Con la promozione della Reggina in Serie B, il Granillo si è un po' rifatto il look: nuovi seggiolini nell'intero stadio, vari lavori su un mai domo manto erboso, istallazione dei ledwall pubblicitari a bordocampo e sistemazione del tabellone in Curva Nord (riaperta dopo anni). Sicuramente passi in avanti, ma si parla di problematiche abbastanza elementari. Anche perchè spesso le criticità emergono quando meno te lo aspetti, così come quella legata all'impianto anti-incendio, sistemato dal Comune a giugno. Nelle prime partite interne i tifosi, inoltre, hanno potuto notare qualche altro piccolo abbellimento operato dal club in estate, sottolineando nuovamente lavoro sul tappeto erboso: il Presidente Cardona lo aveva annunciato durante la sua prima conferenza stampa, i fatti gli hanno dato ragione.

Alla struttura serve un riammodernamento importante che le consenta, qualora incrociando le dita Inzaghi e soci continuino così, di ospitare anche eventi di caratura superiore. Per ragioni di scaramanzia, ci fermiamo qui.

Grande passo?

Già in passato si era paventata l'ipotesi che la Reggina lavorasse sul Granillo, senza però mai arrivare a sviluppi concreti. L'aria nuova portata da Felice Saladini, tuttavia, infonde fiducia e, magari, proprio una mossa concreta sullo stadio potrebbe fungere da definitiva cartina tornasole per certificare la bontà di un progetto che, fino ad oggi, ha viaggiato a gonfie vele.

Anche per la città sarebbe un'opportunità importante. In primis per lo sviluppo socio-economico che potrebbe regalare un Granillo adeguato agli standard del calcio moderno (e quindi fruibile sette giorni su sette); in secondo luogo, qualora venisse concesso alla Reggina, l'impianto non graverebbe più sulle casse comunicali, liberando importanti risorse per altre necessità cittadine. Una bella chance, come detto, per l'Amministrazione. Il club stesso, a quel punto, disponendo in prima persona del Granillo, potrebbe renderlo di certo un fattore di introiti economici. I ragionamenti sono in corso, la speranza è che stavolta il grande passo venga compiuto per il bene di Reggio e della Reggina.

Lo stadio Granillo nel 2019, dopo l'istallazione dei nuovi seggiolini in Gradinata