Roberto Stellone è lì, attende. Dipendesse da lui, come più volte ha espresso alla stampa, il rinnovo con la Reggina sarebbe già stato firmato. «Non ci sono problemi economici, abbiamo trovato l’accordo» diceva lo scorso 9 aprile. «Manca solo la firma di Gallo», ribadiva il 16. «Il rinnovo sarebbe stato automatico in caso di play off, finiamo la stagione e vediamo, i contratti si fanno in due. Io qui mi trovo bene, c’è da parlare e limare qualche altra piccola cosa» spiegava invece il 29.

Venti giorni in cui l'allenatore ha atteso, anche con pazienza, prima di lasciarsi andare ad piccolo, minuscolo, velo di trepidazione. Stellone, diciamocelo chiaramente, il rinnovo lo meriterebbe e avrebbe meritato di firmarlo già da qualche settimana. Le firme che non arrivano stanno creando qualche dubbio, però, che rischia di minare ogni certezza. Anche perchè i precedenti recenti legati alla Reggina non è che siano di buon auspicio.

Similitudini

Basti pensare a quanto successo l'anno scorso con Marco Baroni. La situazione non è molto dissimile: allenatore arrivato a metà stagione e capace di condurre in porto una barca che sembrava alla deriva. Il club avrebbe voluto trattenerlo anche per l'annata successiva, Baroni dopo un tira e molla senza fine, scelse Lecce, ratificando l'addio a fine maggio 2021. La differenze, per fortuna della Reggina, esistono: Roberto Stellone vuole fortemente rimanere in riva allo Stretto, ha un ottimo rapporto con lo spogliatoio e ha già accettato l'offerta economica formulata dal club amaranto. Il quadro, quindi, non dovrebbe prevedere sorprese anche se l'imprevedibilità del calcio è cosa nota e lasciare le cose in sospeso, senza metter nero su bianco, in questo ambiente rappresenta sempre un grande rischio.

Chiaro che, in questo momento, in casa Reggina ci siano diverse riflessioni in corso, con lo stesso Direttore Sportivo Massimo Taibi che ha spiegato di dover parlare con Gallo, nonostante un contratto valido fino al 2024. Ma per progettare una stagione, sopratutto se si intende avviare una nuova linea di gestione, certi nodi bisognerebbe districarli il prima possibile.