L'attaccante e l'allenatore hanno risollevato gli amaranto. La squadra dello Stretto si gode il momento del suo numero 7, finalmente in sintonia anche con il pubblico
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Una coppia affiatata, capace di tirare fuori la Reggina fuori dai guai. Quello formato da Jeremy Ménez e Roberto Stellone è un binomio che ha dato agli amaranto quelle certezze che per due mesi e mezzo sono mancate. L'uno beneficia dell'altro, con il francese che ha trovato nell'ex Frosinone il suo miglior legame - a livello di guida tecnica - da quando veste la maglia del club dello Stretto.
Media punti
Se per molti aspetti, nel suo primo anno, Menez aveva deluso le aspettative, lo stesso non poteva dirsi per questa seconda stagione. Con il francese in campo la Reggina ha sempre avuto una marcia in più, racimolando una media punti completamente diversa rispetto a quando è mancato. Quattro gol in stagione (uno ogni 130'), già superato lo score della versione 2020-21.
Con lui in campo: 6 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte. Una media punti di 2,11, contro gli 0,94 di quando è stato assente (4 V, 4 P, 9 S). Bastano anche solo i numeri a far capire come l'idea del club di puntare su di lui post gennaio - anche e soprattutto per necessità - sia stata azzeccata.
Normal One
Lavoro e parole. Spesso per risollevare le sorti di un calciatore o di una squadra, ci si trincera dietro al silenzio. Non ha fatto così Roberto Stellone che invece ha spesso parlato, spiegato il proprio credo e il proprio modo di approcciare la situazione. Una situazione che ha normalizzato, curando tutti e tutti, trovando in Menez il proprio alleato più grande.
Un lavoro da Normal One, per dirla alla Mourinho, da parte di un professionista spesso fin troppo sottovalutato. La Reggina si gode il momento calcistico, si gode la sua guida tecnica e il suo numero 7, finalmente in sintonia anche con un pubblico a tratti anche troppo severo con lui.
La scintilla, finalmente, è scoccata: un mese fa scrivevamo che la Reggina sarebbe ripartita da Stellone e Menez. Oggi, la macchina è ripartita e corre veloce, proprio grazie ai due sopracitati.