Tra le domande di ripescaggio nella nuova Serie C ci sarà anche la Vibonese. Parola del presidente rossoblu Pippo Caffo. Il più agguerrito, tra i dirigenti di via Piazza D'Armi, in questo senso. Per non lasciare nulla al caso, per non avere rimorsi, ma anche perché nelle ultimissime ore le chance di rientrare tra i professionisti sono aumentate.

 

Perché a crescere è l'epidemia di club in giro per l'Italia. I posti disponibili ufficiali sono sei. Ma più di qualcuno giura che saranno almeno nove. Dalle difficoltà della Carrarese e del Rimini, alle acque poco serene in cui navigano Pavia, Martina Franca e Lanciano è tutto un susseguirsi di situazioni poco edificanti. A questo va aggiunto il capitolo dedicato alle ripescabili. Delle 27 squadre davanti alla Vibonese solo 6/7 hanno le carte in regola per richiedere la riammissione in serie C. Quasi nessuno tra le retrocesse dalla Lega Pro. Discorso diverso e più ampio invece in Serie D: tra le vincenti playoff probabile disco verde solo per Olbia e Fondi, non è da escludere il Fano mentre ha minime speranze la Cavese. Dentro anche Campobasso e Forlì. Per il resto, il vuoto. A sfoltire la rosa delle papabili sarà comunque la somma da 250mila euro da versare a fondo perduto. Soldi che in pochi possono permettersi. Tra questi la vibonese del patron Pippo Caffo che avrebbe già dato mandato ai suoi collaboratori di predisporre tutto l'incartamento necessario compreso l'assegno da un quarto di milione.