VIDEO | Le parole del nuovo allenatore amaranto. Importante passaggio anche da parte del direttore sportivo: «Ci siamo incontrati, abbiamo chiarito questioni nostre interne»
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Mimmo Toscano è tornato ad allenare la Reggina. Il mister della promozione dalla C alla B è stato scelto per sostituire l’esonerato Alfredo Aglietti. Nel pomeriggio, a fianco di Massimo Taibi, Toscano è stato presentato alla stampa, che ha posto domande a lui e al DS amaranto. Queste le dichiarazioni integrali.
Massimo Taibi: «Dovevamo dare una scossa»
«Voglio ringraziare mister Aglietti per il lavoro che ha fatto e per l’uomo che è stato. Il cambiamento, culminato con l’Alessandria, è stato inqualificabile. Dovevamo dare una scossa, la squadra non sembrava più convinta. Avevamo ponderato tre allenatori, ma quando ho incontrato il mister (Toscano) ho visto in lui la voglia di fare bene per questo club. Ci siamo incontrati, abbiamo chiarito questioni nostre interne. I ragazzi sanno il momento, sono il responsabile di tutto quello che può succedere. Siamo fiduciosi di poter tornare quelli di inizio stagione».
Addio di Aglietti
«Ho comunicato prima a lui e poi alla squadra la scelta. La squadra era dispiaciuta, però erano consapevoli di essere i primi responsabili insieme al sottoscritto. Mi sono permesso di dire ad Alfredo di non pensarci più di tanto del perché di quanto successo, servirebbe uno psicologo. Bisognava fare reset di tutto, è innegabile che questa sia una buona squadra».
Mimmo Toscano: «Ho accettato questa sfida con grande motivazione»
«Ringrazio la società per aver riposto in me la fiducia, di aver visto in me la persona giusta per uscire da questo momento. Ho accettato questa sfida con grande motivazione, la squadra ha valori ma che sono stati persi e vanno ritrovati. È il campionato più difficile degli ultimi anni, in cui in questo momento devi guardarti le spalle. Il mio obiettivo è accorciare i tempi, sabato abbiamo una partita difficile. Ho visto i ragazzi determinati. Un mese fa, quando ho visto il derby col Cosenza, non avrei mai pensato di tornare».
«Ho sentito Fuoco dentro»
«Ho sentito il fuoco dentro quando mi è arrivata la telefonata del direttore. Ho rivissuto emozioni che mi ha regalato questo luogo. Prima di parlare di gioco, va ritrovato il pensiero di squadra, ho avuto l’impressione che nell’ultimo periodo si pensasse singolarmente. Erano dispiaciuti però bisogna guardare avanti perché il tempo è poco prima della sosta. È necessario ritrovare anche l’entusiasmo. La tifoseria? È facile dire che abbiamo bisogno di loro, l’immagine che mi passa in mente è trovarmi a saltare sotto di loro nelle giornate felici. Già il seguito di Como è un segnale importante».
Idee tattiche
«È il primo giorno di allenamento, devo conoscere la squadra. Guardarli alla tv è una cosa, allenarli un’altra. Non ho preclusioni per nessuno, sarà il campo a dire chi può dare qualcosa per il gruppo. Ho rivisto solo le partite pre-Cremonese, mi sono voluto concentrare solo sulle cose buone che questa rosa ha fatto. Non pensiamo a gennaio, parliamo di Como. Al Sinigaglia devi avere delle risposte, anche in relazione ai valori che questa squadra ha espresso in passato. Il mercato lo fanno i calciatori, con il lavoro di squadra, le prestazioni, gli atteggiamenti. Non un io, ma un noi».
Aspetti positivi
«Mi sono voluto focalizzare sugli aspetti positivi perché se mi passano davanti le immagini delle ultime settimane è difficile, non si riesce a far scattare la consapevolezza di un mese e mezzo fa».