Reggina-Locri non è una semplice straregionale, per una serie di motivi. Innanzitutto è un Davide contro Golia: da una parte la Reggina, pezzo di storia del calcio italiano, e dall’altra il Locri – che in passato ha solo sfiorato l’ingresso tra i professionisti. 

La sfortunata storia recente della società dello Stretto ha portato Reggina e Locri a militare nella stessa categoria: la scorsa stagione i reggini hanno prevalso in entrambi gli scontri diretti, 1-0 al Granillo e 4-1 al Macrì.

Anche quest’anno gli amaranto di Trocini partono favoriti, ma occhio alla voglia del Cavallo alato di essere, almeno per un giorno, eccezione alla regola. La voglia di tentare il colpaccio parte una vecchia (e illustre) conoscenza della Reggina: Ciccio Cozza – bandiera e capitano degli amaranto nei migliori anni in Serie A – torna a Reggio Calabria, questa volta da avversario. 

Un ritorno che desta curiosità, viste anche le recenti dichiarazioni di Cozza sull’attuale momento della “sua” Reggina. Dopo la bella vittoria di ottobre contro la capolista Siracusa, Cozza aveva speso parole al miele per gli aretusei: «Il Siracusa darà soddisfazioni e alla lunga potrà vincere questo campionato. Io farò il tifo per il Siracusa e sono contento per noi, non posso dire altro». 

Parole che non erano piaciute ai tifosi reggini, tant’è che Cozza ha subito rettificato: «Tengo a precisare, rispetto all’intervista da me resa in occasione della disputa Locri-Siracusa, che quanto da me detto non era finalizzato ad offendere la Reggina ed i tifosi. Per il ruolo che rivesto dovrei astenermi dal dire, ma a malincuore affermo che questa NON È LA MIA REGGINA! Non vedo la grinta, la passione e la sete di vincere che avevamo noi, anni orsono. Nonostante ciò, se la Reggina dovesse vincere il campionato, ne sarei felice perché Reggio merita anche più che questo».

In attesa di capire come sarà accolto Cozza in quella che per diversi anni è stata casa sua, la Reggina di mister Trocini tenta di resettare e ripartire. Solita emergenza a centrocampo per il tecnico amaranto, che dovrà fare ancora a meno di Forciniti – che deve scontare l’ultimo turno di squalifica – Barillà, Dall’Oglio, Laaribi e Porcino. A loro si aggiungono Cham e Lazar, che sta recuperando ma necessita ancora di tempo. 

Spazio, dunque, a Lagonigro in porta (bene a Caltanissetta), protetto dal quartetto Vesprini, Girasole, Adejo e Ndoye (uno dei più positivi delle ultime uscite, anche adattato a terzino). A centrocampo scelte obbligate: Urso, Salandria e poi uno tra Ba (ultimamente disattento e svogliato) e Giuliodori. Chiude il tridente formato da Ragusa, Barranco e, con ogni probabilità, Perri

Il Siracusa dista sei punti, non ci sono più alibi: la Reggina deve tornare alla vittoria e mettere pressione a quelle davanti, dimostrando a tutti – tifosi e dirigenti – che la partita per la promozione resta ancora aperta.