Tra gli ex giocatori più iconici della Reggina un posto di rilievo lo occupa certamente Giacomo Tedesco  Protagonista in Serie A per anni con la maglia amaranto, ha scritto una pagina bellissima anche da allenatore: quella salvezza ai playout con il Messina resterà per sempre impressa nella mente dei tifosi della formazione dello Stretto. «Seguo sempre la Reggina – ha raccontato ai nostri microfoni – stanno facendo bene. Nonostante l’ultima sconfitta, penso che la squadra giochi bene, creando tantissimo. Sono vivi, se giocheranno sempre così torneranno a vincere. Non tante formazioni europee tirano ventisette volte in porta»

Facciamo un parallelismo fra te e Giovanni Fabbian, centrocampisti d’inserimento sempre pericolosi in zona gol.
«Io non facevo tantissimi gol, li facevo fare. Ero più contento per un assist, mi rendeva più felice, ne sono arrivati tanti. Fabbian è bravo, spero che possa continuare a trovare la rete, è un pericolo per gli avversari».

Che Reggina ti aspetti a Cagliari?
«Mi aspetto la stessa mentalità della partita col Perugia. Sicuramente non dovranno fare errori difensivi, tre palle buttate hanno portato a subire tre gol. In Serie B se fai errori ti puniscono, è un campionato affascinante. Ci sono grandi club e bellissime piazze, è una seconda Serie A. Il Cagliari ha un organico che fa invidia a tutti, anche se anche loro stanno faticando. Ad Ascoli hanno perso, sarà una gara difficile».

Ti ricordi quel gol al Sant’Elia?
«C’era in porta Chimenti se non sbaglio. Tirai da fuori area. Poi io e Modesto con uno schema provato e riprovato allenamento portammo Lucarelli a segnare il 2-0. Quella Reggina sarà indimenticabile»

Ti aspettavi Inzaghi a Reggio?
«No, non me l’aspettavo, ma è una grande scelta. Sta facendo un grandissimo lavoro, manca la continuità fuori casa ma sicuramente il mister farà di tutto per fare risultati»

In conclusione, vedi la Serie A nel futuro amaranto? Inzaghi ha parlato di progetto triennale…
«Io da tifoso, da grande ammiratore della Reggina, spero che possa arrivare quest’anno. L’importare è stare sempre lì, penso che la squadra possa stare nel novero delle 6-7 squadre che proveranno a vincere»