Un 2021 agrodolce. Si chiude così l’anno solare per la Reggina, attualmente al 14esimo posto del campionato di Serie B. 

Un anno vissuto fra alti e bassi, fra momenti di esaltazione e di pura desolazione. Le vittorie di Venezia (Serie B 2020/21), Cosenza e Perugia, quella interna col Parma (Serie B 2021/22), forse, fra i momenti più iconici e dolci per la tifoseria. Un anno iniziato con Marco Baroni in panchina ed una squadra, fortemente rivoluzionata nel mercato del gennaio scorso, che riuscì a imporsi per rendimento nel girone di ritorno del campionato 2020/2021, sfiorando l'approdo alla zona playoff.

Copioni

In fondo, un copione simile a quello che va disegnandosi per questo inizio di 2022. In estate, infatti, l’addio di Baroni direzione Lecce ha riportato in riva allo Stretto quell’Aglietti che aveva iniziato come profeta in patria, salvo poi naufragare in autunno. Sei sconfitte in sette partite hanno portato Crisetig e soci dallo scintillio del primo posto al grigiore della metà classifica, costringendo il club di Luca Gallo a richiamare Mimmo Toscano, comandante dal cuore amaranto della promozione dalla C alla B. 

In mezzo, poi, un turbinio di voci, sempre smentite, riguardo una possibile cessione societaria, con l’imprenditore romano ancora saldamente al comando del suo club, coadiuvato nuovamente da Vincenzo Iiriti, ritornato a essere il Direttore Generale della società di Via delle Industrie.

Speranze e focolai

Si chiude il 2021, si apre il 2022, con la speranza per la Reggina che le difficoltà di quest’anno - fra cui il focolaio di coronavirus scoppiato in questi giorni in casa amaranto - lascino posto a soli momenti di gioia per la compagine dello Stretto.