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Pokerissimo. La Reggina fa cinque di fila, leggasi sconfitte. Gli amaranto perdono anche col Brescia che, col minimo sforzo, ottiene il massimo risultato e si proietta al secondo posto in solitaria. Crisi senza fine per gli uomini di Toscano, già fuori dal match all’intervallo.
Le scelte
Toscano conferma il 4-2-3-1 visto a Como, variando solo alcuni interpreti. In porta, complice il ritorno last-minute di Turati, c’è Micai. Davanti, dietro Galabinov, chance per Federico Ricci e conferme per Rivas e Cortinovis, fra i migliori - un mese fa - contro i lagunari. Nel Brescia la novità è Ayè che panchina Palacio e compone il tridente di Inzaghi insieme a Leris e Moreo.
Primo tempo
Sul Granillo tante nuvole e un pigro sole. Pigro come l’approccio delle due squadre alla partita. Si devono attendere quattordici minuti affinché una delle due - il Brescia - buchi la noia. Jagiello controlla in piena area un cross dalla destra, calciando praticamente a botta sicura ma trovando un Micai stupendo sulla propria strada. Non è vantaggio, ma semplice preludio a quello che accade due minuti dopo. Il centrocampo biancazzurro buca quello amaranto, il filtrante per Ayè è mortifero come il diagonale che rompe l’equilibrio: 0-1.
La Reggina è un pugile stordito, agli uomini di Toscano per produrre una reazione occorrono una decina di minuti. Ricci si libera e va al cross, Galabinov salta più in alto di tutti ma la sua testata finisce a lato di un soffio. Dal potenziale pari si passa al raddoppio, sempre firmato dal francese di Inzaghi. Stavolta nessuna assistenza per l’ex Clermont che fa tutto da solo, curvando un destro che termina la propria rotazione all’incrocio dei pali dietro la schiena di Alessandro Micai: 0-2. Sempre di testa, è ancora Rivas ad accarezzare il gol che rimetterebbe in piedi la squadra dello Stretto, indirizzando sul fondo un bel cross di Di Chiara dalla sinistra. Si va al riposo così.
Secondo tempo
Per rivitalizzare la sua truppa, Toscano al rientro dagli spogliatoi sceglie Bellomo e Adjapong, togliendo Lakicevic e, sorprendentemente, Rivas. Il copione, però, non cambia affatto. La Reggina continua a essere semplicemente inconsistente, con un Brescia che si limita realmente al minimo indispensabile. Bellomo prova a ravvivare l’anonima seconda frazione con un invito prezioso per Cortinovis che, però, calcia in curva.
C’è davvero poco agonismo in campo nei secondi quarantacinque minuti, in cui il Brescia segnerebbe anche il tris con Jagiello che, però, sfrutta una posizione irregolare di Moreo per bucare Micai. La partita si trascina fino al triplice fischio, momento in cui - dopo novanta e passa minuti di encomiabile pazienza e incitamento - esplode una rabbiosa ma civile contestazione del pubblico. Depressione al Granillo, la Reggina perde ancora.
Il tabellino
Reggina-Brescia 0-2
Marcatori: 16° e 30° Ayè
Reggina (4-2-3-1): Micai; Lakicevic (dal 46° Adjapong), Stavropoulos, Regini, Di Chiara; Bianchi (dal 55° Hetemaj), Crisetig; Ricci, Cortinovis (dal 68° Montalto), RIvas (dal 46° Bellomo); Galabinov. A disposizione: Turati, Amione, Giraudo, Loiacono, Ejjaki, Gavioli, Laribi, Tumminello. Allenatore: Domenico Toscano
Brescia (4-3-3): Joronen; Cistana, Pajac (dal 64° Huard), Mangraviti, Karacic (dal 69° Sabelli); Jagiello, Van de Looi (dall’80° Andreoli), Bisoli; Leris (dal 64° Bertagnoli), Moreo, Aye (dal 70° Tramoni). A disposizione: Perilli, Prandini, Ndoj, Palacio, Bajic, Papetti. Allenatore: Filippo Inzaghi.
Arbitro: Alberto Santoro di di Messina. Assistenti: Emanuele Prenna di Molfetta e Domenico Fontemurato di Roma 2. IV ufficiale: Mattia Ubaldi di Roma 1. VAR: Ivano Pezzuto di Lecce. AVAR: Valerio Colarossi di Roma 2.
Ammoniti: Bianchi, Di Chiara, Regini, Crisetig, Hetemaj (R), Pajac, Bisoli (B).
Note: recupero 2’-. Terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 3.408, di cui 1.733 abbonati.