La Reggina trattiene il fiato. Sono state ore concitate quelle di ieri, in cui il club amaranto avrebbe dovuto chiudere la pratica per l'iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Non è semplice ricostruire quanto avvenuto, dal momento che dalla società le bocche sono più che cucite (ci torneremo) e le ipotesi multiple affollano giornali e social network. Andiamo con i dati di fatto.

Fideiussione e documenti

La domanda d'iscrizione con relativa fideiussione bancaria da 800mila euro era pronta da giorni. Su quello non vi è mai stato dubbio, anche perché - si sa - ottenere una fideiussione bancaria non è quasi mai operazione semplice e veloce. Tutto è stato consegnato nei tempi dovuti, questo è certo: l'arrivo di questi incartamenti è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, come vi avevamo riportato. Ma, allora, cosa mancava?

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Stipendi

Quelle che la Reggina ha tardato a inviare, rispetto alla documentazione sopracitata, sono le carte che accertassero dei bonifici sugli stipendi oltre che sulle pendenze fiscali e previdenziali.

Se se queste ultime, però, la Reggina, per effetto del concordato, aveva la possibilità di provvedere entro il 30 giugno, ineluttabile era invece la deadline del saldo ai tesserati. C'era tempo fino alle 23:59 e, a quanto ci risulta, nella tarda serata di ieri la società ha provveduto. Tant'è che stamattina giocatori, staff e dipendenti hanno ricevuto quanto gli spettava.

La Reggina passerà la CoViSoC?

Adesso, come vi scrivevamo ieri, tutto è nelle mani della Co.Vi.So.C., che entro il 30 giugno darà i responsi su tutte le domande presentate.

La Reggina passerà indenne? Sbilanciarsi sarebbe un gioco pericoloso e irrispettoso: verso chi ci legge, in primis. Se quanto presentato è okay, se i bonifici sono partiti entro le 23:59, la Reggina sarebbe inattaccabile, finanche da quel Brescia che proverà ogni strada per mettere i bastoni fra le ruote al club dello Stretto. Del resto, comunque, i pagamenti sono giunti alle prime ore della mattinata odierna ed è quindi giustificata la sensazione è che la società di Felice Saladini sia riuscita a fare tutto in tempo. Ma su questo aspetto vanno fatti due incisi, di cui il primo si ricollega a quanto scrivevamo nell'incipit di questo pezzo.

Comunicazioni e tempi

Perché si sia dovuti arrivare sul gong per chiudere la domanda d'iscrizione è un mistero sul quale, si spera, sia fatta chiarezza. Così com'è stato per la conferenza stampa, organizzata di corsa nella mezzora successiva l'omologa del concordato, sarebbe bello che Felice Saladini e Marcello Cardona illustrassero i motivi del perché di queste tempistiche.

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Del resto, il concordato è stato omologato il 12 giugno, ben otto giorni prima del termine ultimo per le iscrizioni alla Serie B. Allora si parlò di «nuovo capitolo», ma quanto accaduto nelle ultime ore lascia dei dubbi, oltre al patema d'animo dei tifosi, costretti ad attendere fino al parere della Co.Vi.So.C.. Ricordiamo, inoltre, che questo management si era presentato proponendo i temi di chiarezza e trasparenza: fin qui, va dato atto di come spesso tali principi si siano rispettati, la speranza è che non si venga meno adesso, sul più bello.

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Ci sono migliaia di tifosi, in città e nel mondo, che vorrebbero sapere se l'anno prossimo potranno tornare a Parma e Genova, dove si sono recati in massa durante questa stagione. E, francamente, se lo meriterebbero pure.