La saggezza del tempo, per quanto essa possa essere lenta e snervante, è la più trasparente conferma di costanza, professionalità e dedizione. A tal proposito, ne ha avuta di pazienza Alberto Criaco, attuale tecnico dell'Ardore, per vivere poi quelle gioie e quelle vittorie che sono figlie di sacrifici e di quel tortuoso cammino mai abbandonato, neanche quando sembrava insormontabile. Un destino calcistico, quello dello stesso Criaco, particolare ma che gli ha aperto la strada nel diventare il tecnico che è adesso. Domenica scorsa, infatti, in occasione del decimo turno del campionato di Eccellenza, il tecnico ha tagliato il nastro delle 100 panchine nel massimo campionato regionale.

9 settembre 2018-17 novembre 2024

Iniziò tutto il 9 settembre 2018, quando Criaco esordì nella Serie A regionale alla guida della neopromossa Bovalinese che perse 3-1 in casa dell'Olympic Rossanese, fino ad arrivare a domenica, nella sconfitta di misura in casa del Castrovillari. Due sconfitte che aprono e chiudono il percorso alla tripla cifra dentro al quale ci sono tante vittorie, tante gioie e soprattutto indelebili traguardi che hanno fatto evidenziare il reale valore di un mister che ha sempre fatto bene.

Quell'anno, infatti, portò la Bovalinese al sesto posto ma il bello doveva ancora venire. Già per il più recente biennio sulla panchina del Brancaleone ha portato uno storico terzo posto (anche stavolta da neopromossa), con la disputa dei playoff (per la prima volta nella storia dei Leoni) e l'anno successivo un altro ottimo quinto posto. Adesso l'inizio di stagione con l'Ardore. In queste 100 volte, mister Criaco ha collezionato 36 vittorie, 29 pareggi e 35 sconfitte con 108 gol fatti e 94 subiti. Insomma, tanta strada è stata fatta ma tanta ancora c'è da farne.

Criaco ripercorre il cammino

A ripercorrere quanto fatto è proprio lo stesso tecnico, intervistato ai nostri microfoni: «Cominciò tutto alla Bovalinese con un grande sesto posto, anche perché noi da neopromossi volevamo ottenere solo la salvezza, invece riuscimmo a fare un'annata pazzesca forse per l'entusiasmo di essere tornati in Eccellenza dopo tanti anni. E poi queste 100 panchine me le son guadagnate poiché le ho sempre fatte con squadre che ho portato io nel massimo campionato regionale e vincendo campionati, a parte quest'anno dove ho preso l'Ardore già in Eccellenza. Anche a Brancaleone è stata una bella esperienza perché abbiamo fatto molto di più di quello che potevamo fare. Da neopromossi riuscimmo a prendere un terzo posto e a disputare i playoff e si trattò davvero di un'impresa, dal momento che è come se il Lecce arrivasse terzo in Serie A. L'anno successivo, concludemmo in quinta posizione. Anche queste prime dieci panchine con l'Ardore sono importanti, anche se non sono iniziate come avrei voluto, ma c'è da dire che sono anche situazioni che mi fanno crescere e ho bisogno anche di questo».
Infine, ecco i due ricordi del tecnico in queste lunghe 100 panchine: «Mi porto sicuramente dietro i due pareggi casalinghi, nella stagione 2022-23, contro le corazzate Gioiese e Promosport».