Si respira aria di festa in casa Virtus Rosarno in vista di un traguardo che è vicinissimo. La formazione amaranto, infatti, è attualmente prima nel campionato di Promozione B a due giornate dalla fine ed è a soli due punti dall'aritmetica vittoria e conseguente approdo nel massimo campionato regionale. Un'apoteosi chiusa a chiave per circa un ventennio e adesso pronta a uscire in tutto il suo impeto. Dopo la sosta di Pasqua, infatti, il club rosarnese ospiterà il Gioiosa Ionica e con una vittoria sarebbe festa.

Il numero 1 amaranto

Tra i volti che stanno contribuendo al raggiungimento di tale obiettivo figura anche il portiere Francesco Stillitano che per la prima volta nella sua carriera affrontava un campionato di Promozione. C'è cautela ma anche euforia nelle parole del numero 1 amaranto, in esclusiva ai microfoni di LaC News24: «Siamo vicinissimi, mancano solo due punti per la matematica e non vediamo l'ora. Siamo contenti se riuscissimo davvero a festeggiare in casa, insieme ai nostri tifosi per un traguardo che noi rincorriamo dallo scorso 5 agosto ma che la tifoseria e la piazza di Rosarno attendevano da venti anni. Adesso è arrivato il momento di fare il salto di categoria».

E ancora: «C'è entusiasmo e la tifoseria sembra di altre categorie, pronta a festeggiare ma manca ancora quell'ultimo tassello. Non dobbiamo abbassare la guardia perché è vero che mancano solamente due punti, ma è anche vero che dipende solo da noi. Vinceremmo anche se lo Stilomonasterace dovesse perdere ma noi non vogliamo dipendere da nessuno».

Manca poco

Un campionato dall'alto tasso tecnico e competitivo, come una mini Eccellenza. Insomma, una Promozione B come non si vedeva da anni: «Non mi aspettavo così tanto equilibrio - continua Stillitano - Non avevo mai fatto la Promozione finora, poiché la seguivo da esterno, ma mi avevano detto che era tosto come campionato. Inoltre non nego che il nostro ex ds Mimmo Varrà ci aveva già allertato, anticipandoci che non c'era niente di scontato. Basti pensare che abbiamo perso punti contro squadre di bassa classifica e vinto contro quelle di vertice». 

Adesso quindici giorni di allenamento e assestamento e poi testa e gambe allo stadio Giovanni Paolo II, dove potrebbe arrivare la festa: «Manca l'ultimo tassello di attenzione, nonostante la rosa sia molto giovane. Ci siamo quasi».