La formazione rosarnese vuole mantenere la vetta della classifica in questo ultimo mese di campionato. L'Eccellenza manca dalla stagione 2006/07
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A un passo dalla meta dopo un percorso più difficile e scomodo del previsto ma mantenendo sempre la rotta. La Virtus Rosarno corre veloce verso il primato e il conseguente ritorno in Eccellenza, categoria che manca dalla stagione 2006/07 ovvero quasi un ventennio. Un blasone troppo grande, quello rosarnese, per rimanere fuori dal massimo campionato regionale.
All'orizzonte c'è la ventisettesima giornata del campionato di Promozione B e proprio la capolista amaranto, di scena sul campo della Deliese, potrebbe dare un ulteriore colpo alla classifica, consolidando la vetta e affrontando poi le ultime tre partite della stagione con la consapevolezza di avere il destino nelle proprie mani. Attualmente è di tre lunghezze il distacco con le principali antagoniste Stilomonasterace e Gioiosa Ionica.
Il cammino amaranto
Un cammino costante e che ha dimostrato più volte la forza di questa squadra in uno dei campionati di Promozione B più difficili degli ultimi anni. Le fondamenta dell'attuale primato sono state costruite innanzitutto tra le mura amiche, basti pensare ai 28 punti e ai 28 gol casalinghi: un ruolino di marcia che nessuno ha davanti ai propri tifosi. Non solo, perché a ciò va menzionato prima l'egregio lavoro di costruzione fatto dal direttore sportivo Varrà (che ha lasciato la società qualche mese fa) e poi a quello tecnico curato da mister Ferraro nella prima fase di stagione e poi dal suo successore Panarello, attuale allenatore.
Una difesa di ferro che ha messo a registro finora ben 12 clean sheets (proprio insieme alla Deliese) ma soprattutto un gioco collettivo che molte volte diverte. Già perché la Virtus Rosarno non è solo una squadra ma anche una cooperativa del gol, come dimostrano i ben 18 marcatori diversi stagionali a conferma di come il peso non sia solo sulle spalle di un singolo ma è ben distribuito.
L'ultimo sprint
Si è parlato spesso di rosa competitiva e con un valore qualitativo sopra la media rispetto alla categoria, ma è anche vero che la stessa Virtus Rosarno ha portato alla valorizzazione di diversi giovani che adesso sono in pianta stabile non solo in prima squadra, ma spesso e volentieri negli undici titolari insieme a perni insostituibili come Stillitano, Raso, Misale, Guerrisi e Corrao. Stiamo parlando di molti giovani come Scarcella e Morgante in primis e quasi sempre titolari e poi i vari Stramandinoli, Condello, Sibio, Giofrè o Spagnolo.
Un lavoro a 360° che in superfice probabilmente non si vede ma che sta ponendo le basi per il prossimo futuro. Una squadra che sa soffrire quando è il momento, ma soprattutto ha saputo adattarsi alle difficoltà che riserva tale campionato e che ha mascherato molto spesso i reali meriti della squadra. Nulla è ancora definito, ma quello di Delianuova potrebbe essere un ulteriore spartiacque tra gli amaranto e il resto del campionato nonostante la sottile differenza. Dopo circa vent'anni, il sogno di un ritorno ai vertici del calcio dilettantistico non è mai stato così vicino. Serve però l'ultimo sforzo, quello più importante. Anche perché nelle ultime due di campionato ci saranno da affrontare Gioiosa Ionica e Val Gallico.