Il 9 marzo 1975 nacque il club giallorosso e oggi in occassione del match contro il Cassano Sybaris l'ingresso sarà gratuito: «Atmosfera speciale, ma non dobbiamo distrarci»
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Mezzo secolo di storia, cinquant'anni a forti tinte giallo-rosse che hanno accompagnato l'epopea calcistica del Sersale, squadra con grande blasone nella Calabria dilettantistica. Proprio oggi dunque il club ha festeggiato questo storico compleanno, con l'auspicio di onorarlo al meglio e tornare nei palcoscenici che maggiormente gli competono.
Insomma, il Sersale ha un'identità ben radicata e forte come testimoniano le pagine che dal 1975 e che vengono costantemente riempite con dedizione, passione e cura per questo territorio. I Lupi festeggeranno il loro compleanno questo pomeriggio, in occasione della ventiquattresima giornata del campionato di Promozione A contro il Cassano Sybaris. Per l'occasione la società ha fatto sapere che l'ingresso sarà gratuito.
Mezzo secolo di storia
Era il 9 marzo del 1975, dunque, quando nasceva l’As Sersale che presto è divenuta non solo una semplice squadra di calcio, ma anche un simbolo di appartenenza che racchiude emozioni di un intero paese. Raccontano una storia anche i colori sociali scelti, dal momento che il giallo e il rosso rappresentano un omaggio al glorioso Catanzaro del Presidentissimo Nicola Ceravolo che pochi anni prima della fondazione dello stesso Sersale, aveva conquistato per la prima volta la Serie A. Il giallo, simbolo della terra aspra e generosa; il rosso, simbolo di passione e calore umano.
Questi due colori sono diventati bandiera, incarnando la tenacia e l’orgoglio di un piccolo paese che non ha mai smesso di sognare accompagnando le imprese sportive di questo club.
Oggi, per i suoi cinquant'anni, la società ricorderà i Presidenti che nel corso di questi cinquant'anni hanno accompagnato l’AS Sersale nel glorioso cammino sportivo e sociale, oltre a tutti i dirigenti, soci e calciatori che hanno vestito di giallorosso le loro giornate di sport e la loro giovinezza. Mezzo secolo di appartenenza, fatto di eredità del passato e promessa per il futuro.
Schipani: «Un'atmosfera speciale»
Il cinquantennio arriva sotto la guida del presidente Giuseppe Schipani, il quale innanzitutto non nasconde l'emozione e la soddisfazione per un traguardo così importante: «Arrivare a mezzo secolo di storia è una cosa veramente grandiosa, ancora di più se si considera quanto è difficile portare avanti una società calcistica e di questo va dato merito a tutti i presidenti prima di me, poiché hanno saputo portare avanti questa magnifica impresa, soprattutto dal 2003/2004, quando abbiamo iniziato a risalire i campionati sotto le guide in successione dei presidenti Bianco, Borelli o Ettore Gallo, con quest'ultimo che sta abbracciando i colori giallorossi da oltre un decennio e conquistando anche la promozione in Serie D».
Tra ricordi e percorsi da fare
Giuseppe Schipani completerà quest'anno il suo quinquennio di presidenza, e in questi cinque anni tante cose sono successe: «Sono molto legato a questa società, innanzitutto perché ho indossato questa maglia da calciatore a partire dal 2002 e, in seguito, dal 2010 al 2017 ne sono diventato dirigente fino alla presidenza arrivata nel 2020, anno del Covid e in occasione di quel mini torneo che noi portammo fino alla fine ma che perdemmo in finale, e in maniera abbastanza discutibile, contro il Sambiase. Nella stagione successiva seguì un quinto posto a pari punti con l'Acri e poi la retrocessione in un anno dove stavamo ripianando i debiti societari e maturata nello sfortunato play out contro il Bocale. Posso comunque dire che in questi cinque anni ci siamo difesi bene». E ancora: «Sono ormai due anni che cerchiamo di centrare i play off, anche se il girone A di Promozione è ormai diventato una mini Eccellenza. L'obiettivo è innanzitutto quello di diventare una società sana e che si auto-gestisce».
Insomma oggi sarà una giornata di festa, ma lo stesso Schipani non perde di vista l'obiettivo principale: «Sarà un'atmosfera speciale, ma non dobbiamo distrarci e tornare a vincere dopo il pareggio contro l'AEK Crotone, poi sarà tutto nelle nostre mani dal momento che avremo tre scontri diretti di fila».