Quando si dice 41 anni e non sentirli. Questo è proprio il caso di Reginaldo Ferreira Da Silva, semplicemente noto come Reginaldo, che con il calcio non riesce proprio a smettere e continua ad alimentare un feeling intenso.

Un nome innanzitutto che il calcio nazionale conosce bene dal momento che dal 2005 in poi ha iniziato a gonfiare la rete in Serie A, a partire dal 20 novembre 2005 nel 2-2 tra il suo Treviso e il Palermo. In seguito Parma, Fiorentina e Siena per un totale di 200 presenze nel massimo campionato regionale. Oggi il classe 1983 veste la maglia del Catona, squadra calabrese militante nel campionato di Prima Categoria (girone D). Una sorta di ritorno in quel di Reggio Calabria inoltre, visti i suoi trascorsi nella Reggina nella stagione 2019/20.

Reginaldo, un bomber per il Catona

Un feeling intenso dunque, non solo con il calcio ma anche con i gol dal momento che continua a segnarli. Sono cinque infatti le marcature finora condite da sei presenze per una media di quasi un gol a partita. L'ultimo, in ordine di tempo, lo ha segnato domenica scorsa in casa della Gallinese, in occasione della ventunesima giornata, contribuendo così alla settima vittoria consecutiva (otto risultati utili di fila) di un Catona che è un treno inarrestabile.

Proprio il centravanti ex Siena (tra le altre) ha parlato in esclusiva ai microfoni di LaC News24, iniziando innanzitutto dalla gara di domenica: «Gara complicata su un campo in terra dove è quasi impraticabile giocare, ma a me va bene così perché vengo dal Brasile e in questi campi ci giocavo fin da ragazzino, dunque sono abituato». Come detto, settima vittoria consecutiva: «Una vittoria importante perché arrivavamo da sei successi di fila e si sa che quella che viene dopo è sempre la più difficile».

La marcia verso la vetta

Una marcia spedita quella della formazione bianco-blù, intenta a riprendersi la vetta e che ha conosciuto una spinta poderosa anche con l'arrivo del bomber brasiliano, vista l'attuale media realizzativa: «Fin da quando sono arrivato mi sono trovato bene, anche perché mi conoscevo già anche con il direttore Cotroneo. Quando sono arrivato il Catona non era più primo ma si trovava a sette punti dalla vetta, dunque ci siamo messi a lavorare a testa bassa giocando partita dopo partita, accorciando la forbice solamente a tre lunghezze».

Continua dunque il duello con l'attuale capolista Sporting Polistena e con lo scontro diretto previsto fra tre giornate (il prossimo 22 marzo in occasione della ventiquattresima giornata): «Io penso che difficilmente loro sbaglieranno qualche partita fino allo scontro diretto - continua Reginaldo - ma noi cercheremo di dare il massimo per arrivare al match con questi tre punti di distacco, e se va bene anche di meno. Poi se loro saranno bravi a vincere gli faremo i complimenti, ma se vinciamo noi riapriamo il campionato».

Un amore smisurato per il calcio

Una carriera lunga quella di Reginaldo, avendo indossato tante maglie ma soprattutto solcato tanti campi, da quelli principali a quelli di periferia, da quelli in erba a quelli in terra: «Non è questione di adattarsi, soprattutto per chi è innamorato del calcio come me e dunque vive di questo, anche giocando su rettangoli di gioco in terra battuta. A 41 anni non posso avere la fisicità che avevo in Serie A o in Serie C, ma la voglia è certamente la stessa e cerco sempre di divertirmi, difendendo i colori della mia società, come dimostrano i cinque gol in sei partite, e spero di farne tanti altri».