Nessuna scossa, la capolista passa al Marulla con una facilità abbastanza lampante nonostante le assenze. Cosenza-Pisa termina 0-2 a margine di un match in cui, eccezion fatta per qualche minuto iniziale e la zona Cesarini, la prima della classe ha sempre tenuto in pugno la contesa. Per Occhiuzzi si sono palesate le difficoltà già note a Zaffaroni, tanto che lo stesso allenatore ha parlato di mercato importante con largo anticipo. Non potrebbe essere altrimenti, perché la squadra non ha recepito lo scossone in panchina e non sembra avere oggi le forze mentali necessarie alla salvezza.

Covid e infortuni

Non era pretattica quella di giovedì: i Lupi cambiano pelle e optano per il 4-2-3-1, dove Tiritiello (solo per pochi giri d’orologio) e Corsi fanno i terzini. Tocca a Boultam, invece, allinearsi con Caso e Millico alle spalle di Gori. Il focolaio di Covid che ha colpito i nerazzurri nei giorni scorsi, costringe invece D’Angelo a rinunciare a big del calibro di Gucher, Marin, Marsura e Lucca. Davanti ci sono Cohen e Sibilli a supporto di Masucci, a centrocampo spazio a Di Quinzio.

Il Cosenza sbatte sul palo

Il match è condizionato dal vento di tramontana che soffia fastidioso e freddo. Il Cosenza prova a pungere subito con Millico che si accentra da sinistra e calcia a giro. Laverbe devia la palla che inganna Nicolas e sbatte sul palo. La dea bendata fa vedere da che parte sta qualche minuto dopo, quando Beruatto crossa a centro area e sia Corsi che Tiritiello bucano l’intervento. Masucci colpisce, Matosevic si oppone alla grande, Toure da due passi fa 1-0. Il centravanti pisano svetta alle spalle di Rigione al 21’, ma grazia il pipelet silano non inquadrando la porta. I padroni di casa non reagiscono e, ancora Masucci, in rovesciata alla mezzora fa la barba al palo. A seguire, invece, Beruatto stringe troppo il diagonale e dilapida un’altra azione pericolosa. Prima del break un po’ di confusione dall’altra parte, ma niente di eclatante.

Il Pisa di rigore

Nella ripresa il copione non cambia. Anzi, dopo cinque minuti Carraro frana su Sibilli dove non si può: è rigore. Dagli undici metri Cohen non sbaglia e raddoppia. Il Pisa con lo scorrere del cronometro si fa guardingo, mantiene le posizioni e sceglie le ripartenze forte del doppio vantaggio. Occhiuzzi si gioca le carte Florenzi, Sueva e Pandolfi rivoluzionando la batteria di trequartisti. Il risultato è una pressione lievemente maggiore, un tiro sull’esterno della rete e un mancino di Gori che però non riapre i giochi. La colonna sonora dopo il 90’ è ormai quella divenuta tristemente un’abitudine: fischi sonori per tutti.

Il tabellino di Cosenza-Pisa

COSENZA (4-2-3-1): Matosevic; Tiritiello, Rigione, Pirrello, Corsi (21’ st Sy); Carraro (27’ st Vallocchia), Palmiero; Caso (11’ st Florenzi), Boultam (27’ Sueva), Millico (11’ st Pandolfi); Gori. A disp.: Saracco, Minelli, Venturi, Panico, Eyango. All.: Occhiuzzi 
PISA (4-3-1-2): Nicolas; Hermansson, Caracciolo, Leverbe, Beruatto; Di Quinzio (4’ st Siega), Nagy, Tourè (29’ st Piccinni); Cohen (29’ st Cisco); Masucci (39’ st Berra), Sibilli. A disp.: Livieri, Falsettini, Seck, Quaini, Curci, De Vitis. All.: D’Angelo
ARBITRO: Chiffi di Padova
MARCATORI: 9’ pt Tourè (P), 7’ st Cohen (P, rig.)
NOTE: Spettatori 2.079 di cui 103 ospiti. Incasso di € 15.996. Ammoniti: Di Quinzio (P), Tourè (P), Carraro (C), Tiritiello (C). Angoli: 7-1 per il Cosenza. Recupero: 0’ pt - 5’ st