Sebbene nell'ultima giornata del girone d'andata abbia rimediato una sonora sconfitta fuori casa contro la Medtrade Palermo, la New Hospital Volley Paola rappresenta una realtà di riguardo sul panorama pallavolistico regionale.

Attualmente classificata al decimo posto del torneo, la rappresentativa della città del Patrono di Calabria, sta tenendo il punto nel difficile campionato di serie B2 della Pallavolo femminile, una competizione che per il girone L vede impegnate squadre calabresi e siciliane, con diversi team che portano i colori di capoluoghi di provincia e regione, attrezzati per fare un salto di categoria che - allo stato attuale - sulle sponde del tirreno cosentino rappresenta una chimera, anche se il lavoro svolto fino ad oggi è finalizzato a conservare l’attuale e prestigioso status e migliorarlo, magari, nel prossimo futuro

Riguardo l’ultimo turno, che ha preceduto la sosta che si protrarrà fino al 10 febbraio prossimo, l'approccio alla partita e il gioco espresso dalle atlete del tirreno cosentino, non hanno lasciato scampo all'interpretazione. «A Cefalù è stata una scampagnata - ha commentato l’allenatore Andrea Neri - ci siamo ricordati di non essere in gita soltanto nel terzo set».

Per la cronaca, l’incontro è terminato con il punteggio di 3-0 per le siciliane, con i primi due parziali che non hanno praticamente messo in mostra alcun gioco da parte delle paolane, che invece all’ultimo set hanno venduto cara la pelle, cedendo il match per soli due punti.

Calato il sipario sul girone d'andata, per la New Hospital Volley Paola si prefigura adesso un periodo di duro allenamento, «Bisognerà lavorare con intensità nella correzione degli errori in fase difensiva e offensiva - è l’analisi - e su tutte quelle sfaccettature che hanno condizionato notevolmente l'andamento del girone d'andata.  Frequenti e prolungati momenti di black out dovranno essere arginati sin dal prossimo impegno in casa contro la Volley Valley Catania (quarta forza del campionato, ndr). La classifica parla chiaro: non possiamo rilassarci, bisogna cambiare radicalmente l'approccio alle partite: nessuna caccia alle streghe, ma allo stesso tempo nessuna pallavolista potrà ritenersi esente dal dare il proprio contributo».