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«Nessun debito e nessun problema all’interno dello Sporting Locri con gli attuali soci, staff tecnico e atlete». In merito alle notizie filtrata dagli organi di stampa di queste ultime ore, il presidente dimissionario Ferdinando Armeni tiene a precisare «l’infondatezza di voci, fatti inventati, insinuazioni e speculazioni mediatiche» rivolte alla sua persona, agli attuali soci in carica, allo staff tecnico e a tutte le atlete. Il presidente, che ha dato mandato all’avvocato Sabrina Rondinelli già a lavoro per la verità dei fatti, è davvero amareggiato «non solo di dover sopportare la preoccupazioni di minacce rivolte alla mia persona, ai dirigenti in carica, ai sostenitori e alla mia famiglia, ma anche di dover assistere e subire insinuazioni mediatiche, calunnie e deduzioni affrettate che destabilizzano, ancor di più, la serenità del gruppo e delle persone coinvolte». Il presidente e gli altri soggetti minacciati confidano pienamente nella magistratura e rimangono in attesa dell’esito delle indagini per far luce su una vicenda che ha sicuramente rovinato l’immagine di un territorio, ma principalmente ha distrutto i progetti sociali, sportivi e umani di un gruppo di giovani, che oggi, più che mai, deve essere tutelato, difeso da minacce pervenute in quattro momenti diversi, e sostenuto dalle Istituzioni che hanno sempre manifestato la vera solidarietà. Saranno gli inquirenti a svolgere il loro lavoro, a chiarire la matrice delle minacce e a condurre alla verità dei fatti». Intanto la società ha imposto il silenzio stampa a dirigenti e atlete.
Ilario Balì