È stato intitolato, questa mattina, a Matteo Pellicone l’impianto “la Pagoda” di via Frangipane, alla periferia sud di Reggio Calabria. La cerimonia è stata organizzata dal Comune, da Antonio Laganà governatore dell’“Area 8 Panathlon International” e dal Coni regionale presieduto da Maurizio Condipodero. L’iniziativa ha avuto lo scopo di onorare la memoria del reggino che ha ricoperto per ben 32 anni il ruolo di presidente della federazione italiana "Judo Lotta Karate Arti Marziali", divenendo così il più longevo presidente di federazione sportiva in Italia. Pellicone, inoltre, è stato vicepresidente mondiale della federazione "Lotta" portando così in alto il nome della città dello Stretto. 


«Continua il percorso dell’amministrazione comunale reggina -
ha affermato il sindaco Giuseppe Falcomatà - volto a dare lustro alle personalità che si sono distinte dimostrando validità nei vari campi professionali e soprattutto che hanno esaltato con i loro valori la città di Reggio Calabria. Questo impianto è un vero gioiello dello sport e l’intitolazione ad un maestro di vita, ad un uomo che per lo sport ha fatto tanto, era giusto e doveroso da parte del Comune».


La “Pagoda” infatti, è una delle strutture più all’avanguardia dell’intera città.
L’immobile è tra i più nuovi e al momento è frequentato sia dalle società che praticano le discipline racchiuse nel mondo della Fijlkam che dagli studenti del liceo scientifico “Volta” e del convitto “Campanella. Alla cerimonia di intitolazione era presente anche il fratello di Matteo Pellicone, Giuseppe Pellicone, con cui ha condiviso gli inizi della carriera sportiva.


Un momento di grande emozione vissuto alla presenza di tanti giovani che frequentano la struttura, diventata adesso un vero tempio dello sport reggino: «Quello vissuto oggi per me è un momento di grande emozione - ha dichiarato alla nostra testata Giuseppe Pellicone - non solo perché era mio fratello, ma perché intitolargli un impianto così interessante significa garantirgli una continuità di conoscenza in tutto il mondo».


Pellicone è un reggino doc.
Si avvicina allo sport frequentando, dal 1948 in poi, la "Fortitudo 1903", società di ginnastica riaperta nell'immediato dopoguerra alla palestra dell'Istituto magistrale “Gullì”, dove pratica sia la ginnastica che la lotta greco-romana, allenato dall'appassionato e bersaglieresco istruttore Giuseppe Stillitano, insieme al fratello Giuseppe ed all'amico Aldo Albanese. Continua a praticare la lotta e nel 1958 vince a Pisa il titolo italiano universitario nella categoria dei 67 chili della greco-romana. Nell'ambito della Federazione riscuote diversi consensi e nel 1967 per la prima volta è eletto vice presidente, responsabile del settore “Lotta”, carica che conferma nel 1973 e che ricopre sino al 1981, quando viene eletto alla presidenza superando a sorpresa il quotatissimo Carlo Zanelli.


Ha così inizio un periodo-record, praticamente della durata di un terzo di secolo, alla guida della Federazione che nella sua continua evoluzione assume la denominazione di Filpj (nel 1974 con la presenza a pieno titolo del Judo), di Filpjk (nel 1995 con l'avvento del Karate) ed infine di Fijlkam (nel 2000 con l'autonomia della Pesistica). «Non avevo fatto promesse alla vigilia – aveva affermato all'assemblea non appena proclamato - ma ora ve ne faccio una: prendo impegno solenne di lavorare sodo perché la nostra Federazione raggiunga i massimi vertici in campo internazionale». E così è stato e adesso la città di Reggio Calabria onora il suo impegno per il mondo dello sport.