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Il giudice sportivo ha punito pesantemente l’attaccante del Cosenza perché – si legge sul dispositivo - dopo essere stato ammonito rivolgeva all'arbitro una frase offensiva e blasfema; dopo la notifica del provvedimento di espulsione si avvicinava all'arbitro con fare minaccioso e gli rivolgeva una nuova frase gravemente offensiva". Una mazzata che, unita all’ulteriore giornata di stop per recidività in ammonizione, porta a sei le giornate di squalifica totali. Il bomber rossoblù salterà quindi il derby con la Reggina, ma anche le sfide con Paganese, Matera Juve Stabia, Lecce, Messina, e l’altro derby con la Vigor. Per rivederlo in campo bisognerà aspettare il week-end del 2 aprile. Un’eternità. Una tegola dritta in testa di cui il Cosenza avrebbe fatto volentieri a meno, tra l’altro, nel periodo più importante del campionato. Un provvedimento che la società silana ritiene ingiusto e sproporzionato ecco perché ha già inoltrato preannuncio di reclamo.