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CATANZARO - Una doccia gelatissima all’ultimo secondo. Una beffa formato gigante che punisce in maniera pesante il Catanzaro e favorisce la Salernitana. Basterebbe questo per sintetizzare il match clou della 31esima giornata. Una partita che va raccontata dalla fine: dal minuto 95, dal destro in scivolata di Cristea che lascia le aquile a bocca asciutta e manda in paradiso i cavallucci marini. Un peccato, per come si erano messe le cose, per come la formazione di Sanderra era riuscita ad arginare il fenomeno granata nel corso del match. Coraggioso, baldanzoso, l’avvio calabrese: ci vuole un ottimo Gori e tanta fortuna per sventare il vantaggio di casa e tenere a galla i campani. La squadra di Menichini rialza la testa solo nella ripresa ma basterà per strappare via l’intera posta in palio dal Ceravolo. Cristea al posto di Mendicino è la mossa che cambia gli equilibri. Il neo entrato non ci mette molto a far vedere le sue qualità e subito dopo scodella in mezzo il pallone che Negro trasforma nel gol dell’1-0. Poi l’arbitro lascia in dieci la Salernitana ed il Catanzaro acciuffa il pari con Razziti. Partita finita? Neanche per sogno. All’ultimo assalto, nell’ultimo secondo di gara, con l’ultimo entrato i granata rimettono la freccia e per il Catanzaro è il secondo kappaò consecutivo.