CATANZARO - Due rigori condannano il Catanzaro  all’ennesima sconfitta stagionale, la terza consecutiva. Al “Tursi” di Martina Franca ruba la scena Pietro Arcidiacono autore delle due reti dagli undici metri che fanno andare di traverso, ai giallorossi, il pranzo della domenica. A dire il vero anche i calabresi avrebbero meritato un rigore, questo,  ma nel calcio si sa, difficilmente a fare la differenza sono i se ed i ma. A contare sono i gol a referto e di quelli il Catanzaro non ne insacca da tre turni. Un problema evidente c’è. In attacco come in difesa. Uno dei pochi a salvarsi dal naufragio pugliese è il neo arrivato Zappacosta. Sue le occasioni più pericolose create dalle aquile. Il Martina attende e, complice la giornata no del direttore di gara, spezza l’equilibrio nel finale della prima frazione: Pepe calcia in porta  e prende in pieno Rigione, per l’arbitro è rigore che Arcidiacono trasforma senza problemi. Nella ripresa Catanzaro vicino al pari con l’incornata di Caputa. Bleve immobile ma il  pallone esce di poco. A cinque minuti dal termine un altro episodio dubbio ragala il secondo rigore ai padroni di casa e lascia al tappeto i giallorossi.