Un’altra beffa per la Vibonese, stavolta di minore entità, più che altro per via del buon punto comunque conquistato in Puglia. Anche in questa circostanza un calcio di rigore nel finale ha spento il sorriso della squadra rossoblù, fermo restando che la prova offerta è stata più che buona e anche un pari può andar bene.

Al netto di qualche ingenuità evitabile, la formazione di Galfano se l’è giocata al massimo delle sue possibilità, dando delle risposte concrete al tecnico dal punto di vista del carattere e della prestazione.

Rispetto a domenica scorsa, il tecnico rossoblù ripropone Mattei a destra in difesa, fa tornare Tumbarello in mediana e dà spazio in attacco a Plescia e Laaribi. Galfano sempre fedele al 4-3-3. Dall’altro lato Bruno Trocini si affida al 3-5-2, con Perez ed Ekuban in attacco a cercare di scardinare la retroguardia rossoblù.

Una volta in campo, la fase iniziale è di studio. La Virtus porta palla, cerca qualche cambio di gioco, colleziona tre angoli, ma non insidia la Vibonese.

Il primo vero sussulto non è un tiro in porta: Perez può colpire nell’area piccola, ma invece della sfera, prende in pieno Redolfi, che salva la propria porta impedendo al centravanti dei pugliesi di colpire da pochi passi. Poi Laaribi non sfrutta a dovere una ripartenza.

Con il passare dei minuti la gara diventa “fisica” con diversi scontri di gioco. Ci prova Ekuban, ma senza centrare lo specchio.

La risposta rossoblù è sull’asse Plescia-Laaribi con tiro di quest’ultimo che sfiora il palo. Il match si accende. Ekuban di testa si divora il vantaggio non riuscendo a centrare la porta. Poi c’è un cross dalla sinistra con pallone che filtra in area, Crispino tenta la presa bassa, ma il pallone arriva a Berardi il quale deve solo deporlo in rete, siglando il vantaggio.

L’esultanza del centravanti rossoblù provoca momenti di tensione fra le squadre che porta all’espulsione dello stesso Berardi e di Caporale. Si va al riposo con i rossoblù in vantaggio.

Nella ripresa Francavilla subito all’assalto. La spinta si concretizza su calcio da fermo, perché sugli sviluppi di un corner battuto da Nunzella, Castorani appostato sul secondo palo, stacca di testa e depone in rete.

Poco dopo esce Vitiello e fa il suo ingresso Statella, che debutta così con la maglia della Vibonese.

I rossoblù non si abbattono e proprio Statella chiama in causa Crispino che sventa alla grande. Quindi, con le stesse modalità della Virtus, si riportano in vantaggio al 21’. Anche stavolta sugli sviluppi di un corner, il pallone giunge dalle parti di Plescia che da pochi passi gonfia la rete.

Ancora da un angolo arrivano i pericoli, stavolta di nuovo per la Vibonese, con Mattei che nella circostanza sventa su Vazquez con un decisivo intervento difensivo.

La Virtus spinge alla ricerca del gol del pari. La Vibonese si difende. Al 35’ grande intervento di Mengoni su Vazquez. Poi i pugliesi trovano il pari, stavolta su rigore siglato da Vazquez e procurato da Perez dopo contatto con Mattei.

È il definitivo 2-2, perché il forcing finale della Virtus non scalfisce la difesa rossoblù.

 

Resta qualche rimpianto. Rimane però anche la certezza di aver fatto un altro passo in avanti, offrendo una prestazione apprezzabile e una risposta a livello caratteriale incoraggiante per il futuro.

E adesso occhi puntati al derby: domenica al Luigi Razza arriva il Catanzaro.