La Reggina ha un nuovo allenatore: Roberto Stellone. Le parti già nel tardo pomeriggio di ieri hanno trovato un accordo che durerà fino a giugno 2022. Poi, a campionato finito, si tireranno le somme e si ragionerà sul futuro. La firma sul contratto arriverà in giornata, con il club che spera in una svolta nel rendimento di una squadra in piena crisi tecnica.

Stellone allenatore

Per Roberto Stellone non si tratta della prima volta a Reggio Calabria (una rete in sedici presenze nella stagione 2003-2004). Da allenatore, invece, sarà un ritorno: sia in riva allo Stretto che nel campionato di Serie B, in cui ha giudato Frosinone, Bari, Palermo e Ascoli. La parentesi maggiormente positiva l'ha vissuta in Ciociaria: due promozioni consecutive, un doppio salto dalla C alla A assolutamente inaspettato e imprevedibile. Il mister romano ha allenato i gialloblù anche nella stagione in massima serie, senza riuscire ad ottenere la salvezza.

Meno bene le esperienze successive: esoneri a Bari (16 punti in 13 partite nella stagione 2016-17) e Palermo (un playoff perso in finale e un quarto posto a tre giornate dalla fine). Risoluzione consensuale dopo 5 gare ad Ascoli. L'ultima panchina è stata quella dell'Arezzo, nella scorsa annata: i toscani retrocessero in D a fine anno.

Doppia svolta

Il ritorno di Mimmo Toscano non ha generato effetti positivi, forse addirittura acuendo le negatività intorno alla squadra amaranto. Le colpe non possono però essere imputabili solo all'allenatore di Cardeto, messo al timone di una barca che non poteva governare.

Ma la rinascita della squadra dello Stretto passa anche attraverso il rientro di Jeremy Menez. Il club crede ancora nel francese: un po' perchè a livello tecnico il francese è indiscutibilmente il giocatore più forte in rosa; un po' perchè l'addio non è fattibile e tenerlo fuori è un danno triplo: alla situazione economica del club, al giocatore e alla squadra. Saranno Stellone e Menez, dunque, a dover prendere in mano la Reggina e a portarla - e portarsi - fuori dai guai.