Tutto pronto per risentire il rombo dei motori tipico delle cronoscalate automobilistiche: la Ponte Corace-Tiriolo torna sulle strade del Catanzarese dopo ben 15 anni di assenza. 

Chiuse intanto le iscrizioni (134 i piloti in gara fra nazionale, omologhe scadute, autostoriche e bicilindriche), si registra con orgoglio da parte degli organizzatori e dell’Automobile Club Catanzaro una gran voglia di partecipazione dei piloti. Basti infatti leggere l’elenco degli iscritti, oltre 100, tra cui otto prototipi magistralmente ed orgogliosamente guidati da assi del volante del calibro di Iaquinta, Cassibba, Leogrande, Ferragina, Rosati e Rodinò, tanto per citarne alcuni.

Del resto, non c’è da meravigliarsi poi più di tanto e non poteva essere che così se, leggendo l’albo d’oro e gli storici elenchi dei partecipanti, si considera chi in passato ha preso parte a questa sempre apprezzata competizione.

Valore turistico ed economico

Una kermesse automobilistica che - come studi di tipo economico-turistico hanno dimostrato -, non ha soltanto una valenza sportiva ma risulta essere un grande volano turistico ed economico. Tutto questo, poi, non soltanto per la cittadina di Tiriolo e gli immediati dintorni, bensì per un’ampia area in provincia di Catanzaro.

Basti pensare ad esempio, semplicemente, al fatto che tutta l’Italia, sportiva e non, in cui si disputano gare di questo tipo, conosce la Ponte Corace-Tiriolo e abitanti di quei luoghi – oltre ai piloti e loro staff - si “precipitano” a Tiriolo per assistere a questa competizione, trascorrendo in questi territori e dintorni perlomeno un fine settimana. La Ponte Corace-Tiriolo è, quindi, una “vetrina ed attrattiva turistica ed economica” anche lontano dalla classica stagione turistica estiva.

Prove e gara

La formula della competizione, lo ripetiamo per chi non avesse avuto modo di leggere in precedenza, si sviluppa in due giornate. Una prima, sabato 21, in cui - con inizio alle ore 9 - si svolgeranno due manche dedicate alle qualifiche; una seconda, domenica 22 quando – a partire dalle ore 9,30 - si assisterà alla partenza della gara vera e propria, suddivisa – questa la vera novità rispetto al passato - in due manche.

A concludere il tutto, le rituali operazioni di premiazione delle varie categorie e del vincitore “finale”.

In attesa dello “start”, a prescindere dalle condizioni metereologiche che in diverse edizioni hanno per così dire “sparigliato le carte” con improvvisi e violenti acquazzoni, rendendo più avvincente ed incerto l’esito finale, non resta che augurarsi di assistere ad una bella, calda ed emozionante competizione sportiva attorniata da tanti appassionati o curiosi dell’ultim’ora che – come per le precedenti edizioni - festanti, inneggeranno verso i propri beniamini.

Minasi, Gareri e Greco

«Abbiamo uno staff di 100 persone, il percorso è quello classico di 6,7 chilometri e la velocità non è altissima, quindi spettacolo maggiormente godibile», afferma il direttore di gara Massimo Minasi, storico figlio d'arte.

«Comprensibilmente non è stato affatto facile - afferma il neo presidente Aci Catanzaro Domenico Gareri - perché diminuiscono i soldi ed aumentano i costi. Una gara del genere non richiede meno di 80/90mila euro. Sono presidente da inizio aprile scorso e mi ritaglio anch'io - con la TM Mediterraneo organizzatrice - uno spicchio di merito, orgoglioso di aver già messo in calendario questa gara». 

Felice anche il sindaco, Domenico Greco, il quale ricorda la valenza turistica della corsa ed il fatto che proprio questa edizione coincida con il 60° anniversario dalla prima gara, che iniziava proprio a valle dal Ponte sul Corace.