Il cancello di ingresso è sempre aperto, dentro il campo sportivo domina l'abbandono e la sporcizia, l'erba è cresciuta ma non dove normalmente deve esserci nel rettangolo di gioco. Benvenuti a Laureana di Borrello, esattamente nello stadio Franzè, che invece di essere simbolo di vittoria e rinascita - dopo le vicende che portarono allo "scioglimento per mafia" della vecchia società e al trionfo dello scorso anno nel campionato di una compagine completamente nuova - è la cartolina triste di una politica dello sport in disarmo. Il campo è inagibile dal 2017 e i dirigenti dell'Ads Laureana 2021, dopo aver vinto il campionato di 3° categoria chiedendo in prestito ad altri paesi il campo, lamentano di non poter pianificare la prossima annata. «Per ben 3 volte abbiamo scritto al Comune - sostiene Giuseppe Ocello - e non ci hanno mai risposto. Ad oggi non sappiamo se possiamo utilizzare il campo, e il mancato impiego potrebbe pregiudicare la nostra pianificazione».

 

In effetti il dirigente, che parla assieme ad altri soci, mostra tre comunicazioni - l'ultima risale a maggio - protocollate, indicando inoltre gli under 18 che giocano nella squadra e che senza una certezza sul campionato prossimo potrebbero decidere di emigrare in altre squadre. «Non è vero che l'ufficio tecnico non ha mai risposto», replica il sindaco Alberto Morano che, ricordando le diverse riunioni intercorse, respinge le accuse e precisa che «è vero che gli spogliatoi sono stati adeguati, ma ci siamo accorti che non era stata comunicata al Genio civile la fine dei lavori».

 

Insomma, il campo sportivo potrebbe essere parzialmente utilizzabile, dopo una radicale sistemata del rettangolo di gioco, in attesa della ristrutturazione complessiva. «Abbiamo ottenuto un finanziamento attraverso i Contratti istituzionali - aggiunge il sindaco - e una parte di questi quasi 2 milioni la destineremo alla riqualificazione del campo. Credo che i lavori potrebbero comunicare entro fine anno, ma al contempo stiamo provvedendo ad intervenire per rettangolo di gioco, che già è stato utilizzato, e gli spogliatoi che possono essere pronti per la stagione calcistica che è alle porte». Vedremo se le rassicurazioni e il cronoprogramma illustrato dal sindaco basteranno a dare certezza alla società, che minaccia di cedere il titolo e quindi, a malincuore, di rinunciare alla organizzazione di una risposta aggregativa che tanto successo ha avuto in paese, specialmente tra i più giovani.