È morto l’ex tecnico del Brancaleone a soli 51 anni. C’era lui in panchina in occasione della prima storica promozione in Eccellenza
Tutti gli articoli di Sport
PHOTO
Si ritroverà a parlare di calcio con Pietro Sofi e con Enzo Galletta. Il primo è stato uno dei suoi maestri, il secondo quello che lo ha lanciato come allenatore. A soli 51 anni è scomparso Rocco Brando, già calciatore e poi allenatore fra i Dilettanti, il cui nome è legato sicuramente alla storia del Brancaleone.
Cresciuto calcisticamente a Gioia Tauro sotto le cure di Mimmo Mercuri, è nella sua Brancaleone che aveva disputato larga parte della carriera da calciatore prima e allenatore poi. In campo, da mediano, esperienze anche con Bovalinese, Gallina e Campobasso. Da tecnico è stato l’artefice della prima storica promozione del Brancaleone in Eccellenza, fortemente voluto in panchina dal compianto patron Enzo Galletta. Inizialmente come giocatore-allenatore, poi, per via di un problema al ginocchio, solo come tecnico. E c’era lui in panchina, come si diceva, nell’anno della prima storica promozione del Brancaleone in Eccellenza e sempre con lui, nel successivo massimo torneo dilettantistico regionale, ecco la salvezza, anche questa la prima dei colori rossoblù.
Il calcio calabrese piange così la sua scomparsa. Non è riuscito a superare i problemi di salute accusati da qualche anno a questa parte. In tanto hanno voluto ricordarlo sui social con un pensiero, un ricordo, una frase di affetto, un semplice saluto, per una persona che ha sempre mostrato rispetto e cordialità verso tutto e tutti: un avversario leale da calciatore e da allenatore. Questo il pensiero che la società del Brancaleone ha inteso riportare sul proprio profilo social per salutare il suo ex allenatore: «Ciao Rocco, il tuo Brancaleone rimarrà per sempre nella storia del calcio calabrese e tu bandiera e amico sarai sempre presente! Che la terra ti sia lieve».